ROBIN Russell Ridley HOOD

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Regia: Ridley Scott
Interpreti: Russell Crowe, Cate Blanchett
Fotografia: John Mathieson
Montaggio: Pietro Scalia
Che noia mortale! 
E’ la storia, la sceneggiatura, a non convincere. Soprattutto gli intrecci. Abbiamo un Russell Crowe che si è fossilizzato nella parte di Massimo Decimo Meridio, ma è ben lontano da quella grandezza. Cate Blanchett veste i panni di un’insolita Lady Marian, guerriera pseduo-Giovanna D’Arco, pronta a combattere per difendere il suo uomo, la sua patria.

Oltre alle scene comiche, troppe per un "kolossal", ci sono alcune coincidenze nelle scene d'azione degne di un abilissimo CHUCK NORRIS. L’azione è garantita solo alla fine del film, in una specie di sbarco di Normandia al contrario, con un pò di sangue e frecce giù dalle scogliere, roba da fare intimidire Leonida e i suoi Spartani. 
Finale scontato, ma che non avrebbe potuto avere uno sbocco diverso, molto probabilmente. Quello che fa rabbia è che Ridley pare essersi fossilizzato troppo su progetti monumentali, kolossal. 
Con "il Gladiatore" ebbe un ottimo riscontro e meritò l'incetta di premi che piovvero su quella pellicola, ma con questa sua ultima fatica ha alzato un bel polverone, e lui stesso in una intervista a Cannes ha ammesso che con questo film verrà odiato dalla critica, cosa che approvo in toto.
Da "Alien" a "Hannibal" passando per "Blade Runner", se permetti io da una persona che mi sforna capolavori di questo livello mi aspetto qualcosa di più da un film storico.
Per quanto riguarda Russell Crowe era decisamente più accativante dal punto di vista recitativo quando andava a fare il vino in Provenza. 
E tanto per la cronaca, il vero Robin Hood è "Il principe dei ladri" di Reynolds con KEVIN COSTNER, mettiamo le frecce sulle i.