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Rocco Scotellaro e la passione civile, lunedì 3 marzo alle 18,00 FL di Poesia di Morlupo

Creato il 23 febbraio 2014 da Vivianascarinci

Lunedì 3 marzo alle 18 presso il Centro Libellula di Morlupo è prevista una riunione speciale del Circolo dei Lettori di Poesia. L’incontro dedicato al poeta Rocco Scotellaro (1923-1953) ha come tema la poesia ispirata dalla passione civile. Nel 1946, all’età di ventitré anni, Rocco Scotellaro viene eletto sindaco di Tricarico e nello stesso anno incontra per la prima volta Carlo Levi, cui rimarrà legato da un rapporto di profonda stima. Nel 1950 accetta l’incarico da parte dell’Osservatorio Agrario di Portici di compiere ricerche e studi sociologici, oltre che un’inchiesta sulla cultura e sulle condizioni di vita delle popolazioni del sud per conto della casa editrice Einaudi. Tale inchiesta fu interrotta dalla sua morte improvvisa, il 15 dicembre 1953. Nell’ambito della riunione prevista per lunedì 3 marzo i lettori del circolo di poesia e tutti coloro che vorranno intervenire come ospiti, sono invitati a effettuare una piccola ricerca nella letteratura di tutte le nazioni e di tutti i tempi riguardo un testo poetico ispirato dalla passione civile e proporlo all’ascolto. E’ prevista inoltre la partecipazione via Skype di Raphael d’Abdon. Poeta, scrittore, editore e traduttore d’Abdon è attivista culturale e co-fondatore del festival internazionale musicale e letterario Udine Solidale. Saranno infine lette poesie di Carlo Bordini a cura di Viviana Scarinci e di Aino Suhola a cura di Hanna Suni. Per informazioni e adesioni [email protected] tel 06.98267808

due letture su Scotellaro

di Nicola Fanizza su Nazione Indiana

(…)Il suo merito consiste nell’aver introdotto nella ricerca sociologica e antropologica il metodo biografico. Tutto ciò dava luogo a una inedita forma di scrittura, oscillante fra la ricerca sociologica e la letteratura. Per di più la presenza fra le sue carte di un’annotazione inerente al famoso passo de Il Principe di Machiavelli – «cosí come coloro che disegnano e’ paesi si pongano bassi nel piano a considerare la natura de’ monti e de’ luoghi alti, e per considerare quella de’ bassi si pongano alto sopra monti, similmente, a conoscere bene la natura de’ populi, bisogna essere principe, et a conoscere bene quella de’ principi, bisogna essere populare» –, sta a indicare l’importanza che egli attribuiva alla questione della distanza nel rapporto fra osservatore e osservato. (…) http://www.nazioneindiana.com/2013/12/15/rocco-scotellaro-cosi-vicino-cosi-lontano-a-sessantanni-dalla-morte-del-poeta-lucano/

di Felice Di Nubila su Poetarum Silva

(…) I giudizi della critica seguita alla pubblicazione negli anni ’60 e ’70 di tutte le opere di Scotellaro furono diversi: secondo alcuni la testimonianza confligge con le caratteristiche della poesia. Quando al cantore subentra il politico che fa proprie le ragioni della protesta, l’urlo diventa azione: Scotellaro prima che poeta fu protagonista di azioni, di proposte, di idee utili alla soluzione di problemi tra socialismo e liberismo, con idee e manifestazioni anche di sofferenza religiosa – disse qualcuno – per chi coltiva una terra che appartiene ad altri in attesa di una “lungamente promessa (dal ’700 al ’900)” riforma agraria che tardava a venire. La critica a Scotellaro fu pervasa da questi contrasti specie quando la componente lirica non riusciva a separarsi dalle componenti sociali (…) http://poetarumsilva.com/2014/01/03/rileggendo-rocco-scotellaro-2/

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Canto nomade per un prigioniero politico [1973]
Musica: Vittorio Nocenzi
Testo: Franceco Di Giacomo, Vittorio Nocenzi
Album: “Io sono nato libero”

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