C’è un’eccellenza di band americane il cui suono si ispira con tutta evidenza ai giorni del rock classico, gli anni sessanta e settanta, anni in cui alcuni di quei musicisti non erano ancora nati o al massimo frequentavano le elementari. È evidentissimo quando vedi i Black Crowes in concerto, e ti stendono con un medley di Hard To Handle di Otis Redding e Hush dei Deep Purple.
I Black Crowes sono la miglior rock'n'roll band in circolazione, ma sono in buona compagnia: North Mississippi Allstars, Anders Osborne, Chris Robinson Brotherhood, Johnathan Wilson e naturalmente Drive-By Truckers, Cowboy Junkies, Ryan Adams... e chissà quanti altri.
Non è facile scovarli, perché qui alla periferia dell'impero difficilmente arrivano a suonare, non c'è più una rivista di riferimento che ne parli (ma forse sto facendo torto al Buscadero), si trovano con il passaparola, o addirittura a caso, inseguendo musicisti che zingareggiano fra le formazioni.
Anche a Londra c'è ben altro che Pop patinato, ma è ancora più difficile inciampare per caso in musicisti dotati come Steve Cradock. Nei prossimi post segnalerò quelli che ho ascoltato io.