Rodotà vuole abolire il pareggio in bilancio dalla Costituzione: al via la raccolta di firme

Creato il 23 settembre 2014 da Nicola933
di Grazia Serao - 23 settembre 2014

Di Grazia Serao. Stefano Rodotà ha dato il via ad una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare volta all’abolizione del pareggio di bilancio dalla nostra Costituzione. A supportare il noto costituzionalista in questa battaglia è il segretario della Fiom, Maurizio Landini; accanto a loro anche i deputati Giulio Marcon, Giorgio Airaudo e Nicola Fratoianni (SEL), Stefano Fassina e Pippo Civati (PD).

La raccolta di firme partirà dal primo ottobre.

Tenere i conti in ordine con la previsione del pareggio di bilancio è diventato un obbligo costituzionale in Italia a partire dal dicembre 2012. Senonché la riforma non ha convinto quasi nessuno, e da qui si comprende l’iniziativa di Rodotà, che spiega: “Con questa proposta vogliamo ricostruire la cultura politica. Non si possono cancellare impunemente i diritti fondamentali. Quando le risorse sono scarse il criterio per allocarle è la tutela dei diritti fondamentali. Spero che presto il Parlamento prenderà in considerazione la proposta di legge”.

Si aggiunge al coro anche Gaetano Azzariti, professore di diritto costituzionale alla Sapienza: “La nostra non è una proposta velleitaria, perché si poggia sul diritto costituzionale che nasce per garantire i diritti e non per equilibrare i conti di bilancio. La portata innovativa maggiore di questa proposta non è l’abrogazione del pareggio del bilancio, quanto la salvaguardia dei diritti fondamentali”.