Roma: alta cucina low cost nella Capitale

Da Andreainsardi @andreainsardi

Complice la crisi economica che imperversa sempre di più, i cuochi più in vista del momento,  hanno deciso di varare ipotesi accattivanti ed economiche per l’ora del pranzo, senza spendere le cifre a più zeri della sera. Ad esempio, Enrico Pierri a San Lorenzo, nel suo ristorante glam e alla moda , offre sei portate a 65 euro per il lunch e il menu che in modo ironico si chiama “povero pesce”, comprende prelibatezze come carpaccio di sciabola alle erbe, tartare di sgombro alla catalana, carpaccio tiepido di alici di Ponza, tagliolini con burro, alici e timo. Da Giulio Terrinoni, ristorante stellato al Fleming, solo la domenica a pranzo arriva in terrazza il “menu della famiglia” in degustazione a 55 euro, tra olive all’ascolana di pesce, carbonara di mare e sandwich di triglia alla vignarola. ”Bisogna invertire la rotta di questi tempi, voglio che i romani vengano a mangiare in questa location del Jardin de Russie che non è solo per ricchi americani”, sottolinea soddisfatto,  lo chef Nazzareno Menghini, che ha studiato un buffet lunch gustoso a 38 euro, contro i 100 della cena.   Anche Massimo Riccioli alla Rosetta ha elaborato un pranzo speciale anti-crisi al prezzo di 36 euro con tre piatti. Salvatore Tassa, re delle Colline Ciociare, ha aperto accanto Nu con il figlio Walter, un luogo dinamico e giovane per mangiare tapas, snack e finger food al bancone e ci si costruisce il conto secondo le proprie esigenze.  A breve il menu low cost arriverà anche nel ristorante ai Parioli di Roy Caceres, mentre c’è già il menu light “La Terrazza”, con piatti semplici cucinati dallo chef Michele Gioia nella splendida cornice della Posta Vecchia a Ladispoli.

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