ROMA. Centinaio (LN): "Chiedo al ministro dell’istruzione di intervenire: che tipo di lezioni tiene nelle scuole pavesi l’Arcigay Pavia?”

PAVIA. "Qualche giorno fa il presidente di ARCIGAY, sulla stampa locale, dichiarava apertamente che l'associazione da lui presieduta tiene lezioni nelle scuole pavesi. La domanda sorge spontanea: che tipo di lezioni? Visto il dibattito aperto in questi mesi dopo la riforma sulla scuola in merito alle teorie GENDER ritengo fondamentale che il Ministro debba avere tutte le informazioni necessarie per prendere delle decisioni anticipando che la mia opinione è molto chiara: la scuola italiana deve migliorare la propria didattica”. La dichiarazione è stata rilasciata oggi dal capogruppo della Lega Nor al Senato Gian Marco Centinaio e qui di seguito il testo dell’interrogazione presentata al ministro dal senatore pavese. INTEROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
CENTINAIO: Al Ministro dell'istruzione, dell'università, della ricerca scientifica e del turismo-
Per sapere premesso che:
l'Arcigay Pavia è intervenuta sul tema della Teoria del Gender all’interno delle scuole,dichiarando che sarebbe in atto una vera e propria battaglia contro un'inesistente teoria gender, prova ne sarebbe la Conferenza tenutasi all’oratorio di Borgarello, martedì 15 settembre scorso, con la relativa petizione per dire “no all’ideologia gender nelle scuole”; ​l'Arcigay difende la propria attività nelle scuole, affermando che la teoria gender non esiste e il suo intervento all’interno degli istituti scolastici sarebbe d'aiuto a moltissimi ragazzi e ragazze che ad oggi sarebbero discriminati per il proprio orientamento sessuale; ​su questi temi sabato 3 ottobre dalle ore 16.30, nell' aula dell’Università degli Studi di Pavia, si terrà l’incontro, “Di che gender sei? Lezione aperta contro l’omofobia e l’omobullsimo per sfatare la leggenda del gender", ​se il Ministro sia a conoscenza dell'attività "divulgativa" nelle scuole svolta dall'Arcjgay; ​quali iniziative urgenti intenda assumere, affinché queste lezioni sui generis non vengano più svolte; ​se i genitori abbiano dato il consenso espresso (che va espressamente richiesto dalle scuole su temi del genere) a questo tipo di attività che potrebbero incidere negativamente sul corretto sviluppo psico-sociale dei ragazzi". (mpa)