Sergio Castellitto (Movieplayer)
Il secondo incontro si svolgerà lunedì 15 febbraio, sempre alle ore 21:a salire sul palco dell’Auditorium del MAXXI sarà la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, fra le migliori autrici del nostro cinema, che fin dal suo esordio con Mignon è partita nel 1988 è riuscita ad imporsi all’attenzione della critica e del pubblico in virtù di una particolare mescolanza fra sensibilità, profondità e leggerezza, caratteristiche da sempre presenti nelle sue opere, sia quelle rientranti nel genere commedia che altre improntate a toni prevalentemente drammatici. Giovedì 17 marzo alle ore 16.30, il My Cityplex Savoy ospiterà il cantautore, compositore e regista Franco Battiato che dialogherà con il pubblico sul rapporto tra la sua passione per la letteratura mistica e la vocazione ad esprimersi con la musica e con il cinema, della sua esperienza tibetana e della sua singolare attività di autore cinematografico.
A questo proposito, prima dell’incontro, gli spettatori potranno assistere, per la prima volta in un cinema della Capitale, all’ultimo film realizzato dall’artista siciliano, Attraversando il Bardo.
Francesca Archibugi- Copyright:Claudio Iannone
Nel successivo appuntamento, martedì 29 marzo alle ore 21, per Cinema al MAXXI il pubblico potrà incontrare il cineasta romano Matteo Garrone, uno tra gli autori italiani più amati nel mondo, candidato al Golden Globe e vincitore del premio speciale della giuria al 61mo Festival di Cannes nel 2008 per Gomorra, lo stesso riconoscimento assegnatogli nel 2012 alla 65ma edizione della kermesse francese per Reality.
Giovedì 7 aprile alle ore 21 nel programma di Cinema al MAXXI, si terrà la masterclass con Radu Mihaileanu, il regista rumeno che sorprese il cinema internazionale raccontando, con Train de vie, la Shoah da un punto di vista completamente inedito, e firmando in seguito Il concerto, pluripremiata commedia presentata alla Festa di Roma.
L’ultimo appuntamento di questo ciclo di incontri si svolgerà lunedì 18 aprile al My Cityplex Savoy (ore 21), protagonista Rocco Papaleo, versatile artista in grado di muoversi con agio fra i mestieri di comico, cabarettista, autore, musicista, trovando il successo al cinema prima come interprete per Leonardo Pieraccioni, Francesca Archibugi, Paolo Virzì, Giovanni Veronesi e poi come regista di Basilicata Coast to Coast.
Carlo Verdone e Antonio Albanese
Ogni incontro offrirà una conversazione in pubblico, la proiezione di materiali in video e la possibilità di dialogare con i protagonisti, conversazioni che verranno videoregistrate dalla Fondazione Cinema e successivamente messe a disposizione on line. Con questa iniziativa la Fondazione Cinema per Roma prolunga l’esperienza della Festa durante tutto l’anno: un programma di incontri accessibile a chiunque a costi popolari, un progetto che arricchirà il patrimonio d’archivio messo a disposizione delle scuole per il piano di formazione audiovisiva per bambini e ragazzi, curato in co-produzione con Alice nella città. Sempre nell’ ambito del programma di CityFest, domani, martedì 26 gennaio, alle ore 21 presso il cinema My Cityplex Europa (Corso d’Italia 107/A, Roma), l’inedito duo formato da Carlo Verdone e Antonio Albanese incontrerà il pubblico della Capitale, un evento realizzato dalla Fondazione Cinema per Roma in collaborazione con Filmauro. Nel corso del dibattito, curato da Mario Sesti, i due attori parleranno agli spettatori del nuovo film che li vede protagonisti, L’abbiamo fatta grossa, firmato proprio da Carlo Verdone, che verrà presentato in anteprima al termine dell’incontro e che sarà nelle sale a partire da giovedì 28 gennaio.
La forza della coppia è nella sua diversità. Ma allo stesso tempo in un‘alleanza strettissima”. “Lavorare con Carlo come regista è stato piacevole e soprattutto interessante dal punto di vista strettamente comico, lo spazio per poter interagire fisicamente è stato nobilitato dalla sua esperienza e dal grande rispetto che lui ha sempre nutrito per la commedia – ha sottolineato Antonio Albanese – Lavorare con Carlo come attore è stato semplicemente un onore”.