IL CASO
Piazza di Spagna, beffa per i turisti:
Coni gelato a sedici euro
In un locale di Alfiero Tredicine, servizio in piedi e conto salato per quattro inglesi: uno scontrino da 64 euro
Benvenuti nel centro storico di Roma, anno 2013. È qui, in cima a via della Vite, dietro piazza di Spagna, che i quattro inglesi (vengono da Birmingham, hanno visitato Roma per sei giorni, tra poche ore ripartiranno) hanno comprato il gelato che ha lasciato loro l’amaro in bocca. Quattro coni «a cartoccio», «con due cialde e tre gusti», spiegano loro, pagandoli sedici euro l’uno, 64 totali: «È incredibile, vero? Non è una cosa normale, giusto?».
Sono così colpiti dalla cifra spesa che ne parlano con chiunque si avvicini loro, mostrano lo scontrino, spiegano e raccontano: «Non ci siamo seduti al tavolino, non eravamo ai piedi della scalinata di Trinità de’ Monti, ma là, in quel bar all’angolo. Abbiamo preso il gelato per mangiarlo in strada.. .». Da un bar esce una commessa, sorride: «La scorsa settimana da noi sono entrati due turisti spagnoli che si lamentavano per lo stesso motivo…».
Lo scontrino è intestati alla «Cardesi srl», di Alfiero Tredicine, cognome noto in città sia per i camion bar del Centro sia per l’attività politica (nel Pdl) di Giordano, consigliere comunale. Inutile chiedere se, in ogni caso, non si tratti di un prezzo comunque stellare. Ecco la difesa: «Ma dentro quei coni entrano sette etti di gelato!».
Casi di turisti sorpresi dal prezzo, nel centro di Roma, non mancano: nel 2009 al ristorante «Passetto», dietro piazza Navona, due giapponesi pagarono un conto da 695 euro, nel 2010 un blitz della Finanza svelò il giro delle false guide turistiche (chiedevano dai 50 ai 150 euro), e a settembre altri turisti si lamentarono per un bed and breakfast all’Esquilino: li facevano dormire su letti a castello. Senza citare centurioni, bancarelle e mendicanti, il centro storico della città vive, ormai da anni, una situazione non proprio a misura di turista: basta ricordare il caso dell’americana che, trasportata su un’ambulanza privata, si è vista consegnare un conto da 1.300 euro.
Tratto da www.corriere.it del 06.05.2013
Amici Italians, ma quando impareremo a crescere e a rispettare il prossimo? Quando ci convinceremo che la nostra economia deve necessariamente basarsi sull’indotto derivante dal turismo e dalle immense bellezze del nostro paese?
MaLo