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ROMA. Diabete-obesità ridurrà del 18% la produttività dell’area OCSE entro il 2035 mettendo a rischio la crescita economica

Creato il 28 aprile 2015 da Agipapress

ROMA. Diabete-obesità ridurrà del 18% la produttività dell’area OCSE entro il 2035 mettendo a rischio la crescita economica

(Ferdinando Botero - Sala da pranzo)

ROMA.Il crescente impatto del diabete sullo sviluppo economico in Italia e nel mondo sarà tra i principali argomenti in discussione al XX Congresso dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), che si svolgerà a Genova dal 13 al 16 maggio
L’allarme è stato lanciato da un Rapporto di Morgan Stanley Research e ripreso dagli esperti dell’Internationale Diabetes Federation (IDF)
“The bitter aftertaste of sugar” letteralmente “Il retrogusto amaro dello zucchero” è il titolo del rapporto redatto dagli esperti della banca d’investimenti Morgan Stanley che hanno analizzato dal punto di vista economico l’impatto del consumo di zuccheri sulla salute e sulla crescita economica nei principali Paesi, sviluppati e in via di sviluppo, del pianeta.
Secondo gli esperti Morgan Stanley un’alimentazione equilibrata è fattore chiave nel determinare lo sviluppo economico a lungo termine di una popolazione, e l’eccesso nel consumo di zuccheri, che porta a sovrappeso, obesità e diabete, mette a serio rischio la crescita economica.
Nei Paesi dell’area OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), questo impatto negativo è valutato intorno al -18% di produttività nei prossimi 20 anni. Tra i Paesi a maggior rischio figurano quelli in cui i tassi di diabete e obesità sono già particolarmente elevati (Cile, Repubblica Ceca, Messico, USA, Australia e Nuova Zelanda), che vedranno perdite di produttività tra il 20 e il 32%. Migliore la situazione in Giappone, sotto al 10%, Svizzera, Francia e Italia, sotto al 15%.

ROMA. Diabete-obesità ridurrà del 18% la produttività dell’area OCSE entro il 2035 mettendo a rischio la crescita economica

Antonio Ceriello presidente AMD

“Diabete e obesità sono due problemi di salute pubblica mondiali, fortemente legati alla modifica degli stili di vita avvenuta dal dopoguerra in avanti nei Paesi occidentali e attualmente in corso in quelli in via di sviluppo. Uno stile di vita improntato a maggiore sedentarietà e a consumi alimentari in eccesso, accompagnato dalla crescita del benessere economico, ma che come effetto paradosso produce seri problemi si sostenibilità. Aumenta infatti l’aspettativa di vita, ma crescono le malattie cosiddette proprie del benessere, che purtroppo mostrano effetti cronici a lungo termine, con costi sanitari e assistenziali enormi. A farne le spese sono tutti i sistemi sanitari, ma in particolare quelli dei Paesi che come il nostro offrono assistenza complessiva alla popolazione” ha commentato Antonio Ceriello presidente AMD-Associazione medici diabetologi. “Queste tematiche - ha aggiunto Ceriello - saranno al centro, insieme agli aspetti clinici e scientifici del diabete, dei lavori della ventesima edizione del congresso nazionale di diabetologia organizzato da AMD a Genova”.
La manifestazione aprirà i battenti nel pomeriggio di mercoledì 13 maggio al Centro congressi “Magazzini del cotone” con una sessione inaugurale dal titolo “Il problema diabete in Italia: dalle proposte alle possibili soluzioni”, cui seguirà, nella mattinata del 14 maggio, il meeting congiunto con IDF-International Diabetes Federation sull’impatto del diabete in Europa e nel mondo e le azioni di contrasto messe in atto a livello di comunità scientifica e politica. Con oltre 2.000 partecipanti attesi, il XX Congresso Nazionale AMD rappresenta la più importante manifestazione diabetologica nazionale.
Il programma scientifico del XX Congresso Nazionale AMD è disponibile a questo link:
http://www.deloscommunication.it/congressonazionaleamd2015/index.html

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