Giuseppe Pignatone, Procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Roma intervenendo alle audizioni della Commissione europea antimafia a Roma ha sottolineato la presenza delle ‘ndrine anche a Roma con particolare interesse a locali storici cosè dice il Procuratore: “Mentre nel Lazio meridionale e sul litorale romano sono diffusi insediamenti della mafia siciliana, della camorra e della ‘ndrangheta calabrese, a Roma la situazione e’ diversa: a fronte di pochi omicidi di stampo mafioso, c’e’ invece un grosso problema di riciclaggio” ”La presenza mafiosa nella capitale – continua – cerca di non attirare troppo l’attenzione delle autorita’, ma qui, dove scorrono grandi flussi di denaro lecito, e’ alto il rischio che si inseriscano investimenti illeciti”.
Intanto sembra che la scelta del Lazio possa essere dovuta alla facilità degli spostamenti e dei collegamenti con le regini d’origine.
Attualmente poi gli investimenti su Roma Capitale sembrano essere facilitati da qualcosa ma è anche vero che nel 2011 la Guardia di finanza ha sequestrato beni di provenienza mafiosa per 1,1 miliardi di euro specifica Pignatone che “Non si tratta solo di appalti, le ‘ndrine calabresi hanno acquistato vere e proprie catene di negozi. In centro, ad esempio, con 200 milioni di euro sono stati comprati locali storici”.
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“Per molti fatti – lo stato ha solamente indizi, ma temiamo che in queste attivita’ si possano mescolare insieme capitali provenienti dal riciclaggio e quelli che derivano dalla corruzione e dalle frodi fiscali”.