Roma in svendita, dal centro alla periferia.

Da Andreainsardi @andreainsardi
Roma è in svendita. Te ne accorgi dalle migliaia e migliaia di negozi che propongono promozioni e offerte anticipate.  La fotografia è quella di una città dal commercio  oramai in ginocchio. Con i consumi in caduta libera, anche nel settore alimentare. Le macellerie romane, secondo la Confcommercio di Giuseppe Roscioli, hanno visto il giro d’affari diminuito del 25 per cento da un anno all’altro. E chi invece si occupa di abbigliamento, pur di fare cassa, ha cominciato con i saldi sottobanco come già analizzato in questa sede. Viale Libia, via Cola di Rienzo, viale Europa, da sempre crocevia per fashion victim, ora sono un susseguirsi di negozi che offrono abiti e scarpe a prezzi stracciati. E di outlet, spuntati come i funghi. Il turnover è continuo. Un cambio di gestione che a volte vuol dire tagliare il cordone ombelicale con l’attività di famiglia. “Maxsimon”  ad esempio, è a piazza Talenti da più di 40 anni. Si rivolge a un target alto: vende abiti e camicie su misura per uomo. Ma da luglio diventerà uno store della società sportiva Lazio dove poter acquistare le magliette di Rocchi e i bavaglini per bebé con il marchio “100% laziale”. Oltre ai biglietti per le partite, naturalmente. Pubblicità

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