Giorgio Chiellini ha concesso una lunga intervista al 'Corriere della Sera' a poche ore dal fischio d'inizio di Roma-Juve per commentare le ultime news Juventus. Ve ne riportiamo alcuni estratti:
LO SCIVOLONE CONTRO IL DORTMUND - "Una cosa inaspettata, imprevedibile: mi è scivolato il piede. È successo mentre ero lontano dalla palla. Così fai solo il Fantozzi della situazione e speri che ci sia un compagno vicino. Si supera stando tranquilli, giocando. Dopo lo shock, resetti e vai avanti".
JUVE ANTIPATICA - "Non me ne frega niente. Il primo anno di Conte eravamo la squadra più simpatica d’Italia. Non vincevamo nulla da tanto e da due facevamo solo figure di m...a! La Roma un anno fa era simpaticissima. Quando vinci stai sulle palle a tutti. Speriamo che duri a lungo".
ROMA-JUVE - "Non può essere decisiva a questo punto della stagione. Non sarà finito niente, comunque vada. All'andata il momento più bello è stato il gol di Bonucci: inaspettato, la partita andava verso il pareggio. Il più brutto? La caciara nel primo tempo. Dal rigore di Maicon in poi, mezzora di non calcio. Io spero che sia una partita normale, senza sceneggiate. È la prima contro la seconda, esportiamo il meglio del calcio italiano. Spero che anche dall’altra parte siano d’accordo nel mantenere i toni bassi".
DA CONTE AD ALLEGRI - "Il cambio di allenatore ci ha dato una marcia e una rabbia in più per dimostrare di essere noi i campioni. Eravamo grati a Conte e allo staff, ma volevano chiarire che gli scudetti non erano solo merito dell’allenatore. Chi vince lo Scudetto? La Juventus!".
RETROSCENA - Poi, Chiellini rivela un retroscena di calciomercato: "I miei genitori mi sono stati vicini quando ho dovuto fare scelte difficili. Un esempio? Mi convocano alle 18 del 31 gennaio in sede e mi mettono davanti un foglio: firma e vai all’Inter, ma subito, c’è tempo fino alle 19. Un momento, non so nulla, dove vado, dove studio, nessuno mi è venuto a parlare. Ne riparliamo a giugno".
FUTURO - "Mi piacerebbe restare nell’ambiente, ma l’allenatore no. Al solo pensiero mi manca il fiato".