Roma-Napoli 2-0

Creato il 19 ottobre 2013 da Antonoce
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (81′ Marquinho), Totti (33′ Borriello), Gervinho (58′ Ljajic). A disp.: Skorupski, Lobont, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Taddei, Bradley, Ricci, Caprari. All.: Garcia.
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos (45′ Cannavaro), Mesto; Behrami, Inler (82′ Dzemaili); Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev (69′ Higuain). A Disp.: Rafael, Armero, Colombo, Fernandez, Radosevic, Zapata, Mertens. All.: Benitez.
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 49′ p.t. e 71′ rig.Pjanic (R)
Note: ammoniti: Pjanic, Benatia (R), Pandev, Cannavaro, Inler (N); espulsi: Cannavaro (N)
Peccato. Perdere così brucia davvero tanto, ma vietato abbattersi. Il Napoli coglie tre pali e perde con la Roma grazie a due calci piazzati, propiziati da due errori dell'ex capitano Paolo Cannavaro.
Anche se è ingiusto sparare su chi tanto ha dato alla causa azzurra, è negli errori di Paolo la ricerca dei due gol avversari, ma è anche nel'errore di Pandev da solo contro De Sanctis, e i tre pali, uno di Insigne, uno di Inler e uno di Hamsik.
All'Olimpico, davanti a Diego Armando Maradona sugli spalti, è andata di scena la legge del calcio più vecchia che ci sia. Quando si sbaglia si paga, e il Napoli ha pagato a caro prezzo i suoi errori, sia in attacco che in difesa.
nel complesso si è visto, comunque, un buon Napoli, che ha tenuto testa ad una buona Roma, che ha avuto dalla sua il merito di segnare due gol, ed il Napoli nessuno. Brilla la stella di Pjanic, autore di una doppietta con due calci piazzati, tra cui, il primo, veramente una perla su punizione.
Adesso comincia per il Napoli forse il momento più impegnativo della sua stagione.
Con la Roma sempre più lanciata, a punteggio pieno, in testa alla classifica, che distanzia gli azzurri di ben cinque lunghezze, ed in vista della gara di Champions League in settimana contro il Marsiglia, l'imperativo categorico è di non abbattersi e di rinascere subito dalle nostre ceneri, per evitare di vanificare in maniera irreparabile quanto fin qui di buono è stato fatto, oltre che l'intera stagione.


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