Roma: nasce l’Archivio Multimediale delle colonne sonore

Creato il 11 ottobre 2013 da Af68 @AntonioFalcone1

E’ stato presentato lo scorso 8 ottobre a Roma presso la struttura del MUSA, il Museo degli Strumenti Musicali (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), l’Archivio Multimediale delle colonne sonore, un progetto, dedicato alla memoria di Massimo Dell’Orso, realizzato dalla GDM Music srl con il patrocinio della SIAE e di Nuovo Imaie, nell’intento di preservare dalla patina del tempo che passa un inestimabile patrimonio della cultura italiana e renderlo accessibile a quanti, studenti, ricercatori appassionati, intendano cogliere l’opportunità di ripercorrere attraverso la musica oltre ottanta anni di storia del nostro cinema. Presenti all’evento, fra gli altri, Nicola Piovani e Riz Ortolani.

Un catalogo informatico che il pubblico può consultare attraverso le postazioni multimediali installate nella Bibliomediateca presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’interno dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, composto da diverse migliaia di titoli, firmati da oltre duecento autori, come Solo per te Lucia (Bruno Cherubini, Cesare Andrea Bixio), dal film La canzone dell’amore (1930, Andrea Righelli), la prima pellicola sonora italiana, con indicazione di compositori, editori musicali e case discografiche, file audio restaurati in digitale, brani inediti ora recuperati, riproduzioni di copertine dei long-playing in vinile e booklet in alta definizione, crediti musicali e cinematografici, biografie dei compositori, contenuti multimediali e altre note informative.

Un vero e proprio viaggio nella memoria, cinematografica e della vita d’ognuno di noi, capace di suscitare, fra molteplici suggestioni, tante emozioni e vari ricordi, dall’epoca dei telefoni bianchi al Neorealismo, passando per la commedia all’italiana delle origini e le sue successive mutazioni, senza dimenticare i vari generi come gli spaghetti western o i poliziotteschi, sino ad arrivare ai giorni nostri.
L’Archivio sarà periodicamente aggiornato e potrà anche essere consultato dal sito www.archiviocolonnesonore.com.


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