Roma-Napoli 2-0. Su Twitter l’AS Roma celebra la vittoria
TECNICA (Stadio Olimpico, Roma) – L’ottava meraviglia della Roma ha il volto di Miralem Pjanić. Il centrocampista bosniaco segna entrambi i gol con cui la squadra di Rudi Garcia stende il Napoli e rimane in testa alla classifica a punteggio pieno. Per i partenopei si tratta della prima sconfitta in campionato, la seconda stagionale dopo il ko in Champions League contro l’Arsenal.
Sotto lo sguardo attento di Diego Armando Maradona, seduto in tribuna, il tecnico francese manda in campo il “solito” 4-3-3 con Florenzi, Totti e Gervinho di punta; in difesa rientra Maicon mentre Dodò viene preferito a Torosidis come sostituto dello squalificato Balzaretti. Benitez deve rinunciare – almeno in avvio – a Gonzalo Higuaìn: al suo posto gioca Pandev, alle cui spalle c’è il terzetto formato da Callejòn, Hamšík ed Insigne.
La partita
Nei primi 12 minuti le squadre sono aggressive ma a tratti troppo imprecise. La partita si accende al 14’ quando, su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra da Maicon, De Rossi colpisce di testa impegnando Reina, bravo a bloccare il pallone. Un minuto più tardi, sull’asse Totti-Florenzi-Gervinho, i padroni di casa sfiorano ancora il vantaggio: l’attaccante ivoriano calcia però fuori di sinistro da posizione defilata. Fra centrocampo e attacco il Napoli sembra scollato anche se al 34’ – due minuti dopo l’uscita dal campo di Totti (problema al flessore della coscia destra), al suo posto entra Borriello – Insigne innesca Pandev che tutto solo davanti a De Sanctis fallisce la più ghiotta palla gol del primo tempo. Bravo l’estremo difensore a parare il tiro della punta macedone, fenomenale De Rossi che in scivolata evita al pallone di entrare in rete. È comunque la Roma a fare la partita e a creare altre due buone occasioni da gol: al 40’ il destro di Florenzi, servito da una torre di Borriello, termina di poco fuori alla destra di Reina; al 44’ è Strootman a cercare gloria con un sinistro dai venti metri che termina però alto. Sessanta secondi dopo gli ospiti hanno però una nuova occasione per sbloccare il match: Insigne anticipa Maicon a centro area ma davanti a De Sanctis calcia sul palo. Gol mangiato-gol subito, visto che nell’ultimo dei tre minuti di recupero Pjanić mette dentro una splendida punizione (destro a giro che muore sotto il sette) cha manda la Roma al riposo avanti 1-0. È la prima volta in questa stagione che il Napoli va in svantaggio in campionato.
La squadra di Benitez comincia la ripresa in avanti e alla ricerca del gol del pareggio. Al 48’ Inler ci prova dai 30 metri ma il suo destro termina di poco a lato alla destra di De Sanctis. Al 60’ è invece Hamšík a cercare di riaprire la sfida: il suo sinistro sfiora però l’incrocio dei pali e va sul fondo. Entrambi gli allenatori operano un cambio: Garcia richiama in panchina l’acciaccato Gervinho e inserisce Ljajić, mentre Benitez manda in campo Higuaìn al posto di Pandev. La parola «fine» sulla partita viene però scritta al 69’: Paolo Cannavaro (subentrato a Britos alla fine del primo tempo) e Borriello si strattonano in area di rigore, con Orsato che dà ragione all’attaccante fischiando il calcio di rigore ed espellendo il difensore, già ammonito. Dal dischetto si presenta Pjanić, che spiazza Reina per il 2-0. Di fatto non succede più nulla, ad eccezione di un sinistro di Inler che all’80’ è bloccato da De Sanctis. Con questa vittoria la Roma rimane in testa alla classifica a punteggio pieno, con otto vittorie nelle prime otto giornate e a +5 su Napoli e Juventus (che domenica pomeriggio affronterà la Fiorentina). Era successo solo ai bianconeri in tre occasioni (1930/31, 1985/86 e 2005/2006), e a fine anno fu sempre scudetto. Se questi sono i presupposti, nella Capitale possono iniziare a sognare in grande.
ROMA-NAPOLI 2-0 (1-0): 45’+3 e 71’ (rig.) Pjanić
ESPULSO: P. Cannavaro al 69′ per somma di ammonizioni
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanić, De Rossi, Strootman; Florenzi (80’ Marquinho), Totti (32’ Borriello), Gervinho (56’ Ljajić). All: Garcia
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos (45’ P. Cannavaro), Mesto; Behrami, Inler (82’ Dzemaili); Callejòn, Hamšík, Insigne; Pandev (67’ Higuaìn). All: Benitez
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