ROMA - Una cittadina romena è in carcere con l’accusa di aver “procurato clandestinamente un aborto” a una prostituta al quarto mese di gravidanza costringendola poi a gettare il feto dentro una buca nel terreno. La donna fa parte di un gruppo di tre persone – un cittadino italiano di 61 anni, una moldava di 18 anni e la donna romena di 23 anni – tutti con precedenti penali.
Secondo quanto scrive Giornalettismo, il trio constringeva “due ragazze dell’Est europeo a consegnare, con cadenza settimanale, una parte cospicua dei loro introiti per poter occupare le piazzole di sosta della via Tiburtina, dove si prostituivano.” L’indagine è partita dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma a settembre quando le vittime hanno denunciato il trio ai Carabinieri di Tivoli.