da sinistra il senatore Felice Casson
ed il presidente AIEA Fulvio Aurora
Un passo avanti importante per procedere alla eliminazione ordinata e legale del materiale che invece viene spesso gettato in discariche abusive o ritrovato anche lungo la strada o in campagna creando ulteriore motivo di inquinamento e pericolo per chi si avvicina e ne respira le fibre rilasciate nell’aria.
Ma la giornata è stata dedicata anche ad un incontro altrettanto rilevante tenutosi nel pomeriggio e questa volta in Sala Caduti di Nassirya sempre in Senato e organizzato dal Coordinamento Nazionale Amianto in occasione della presentazione del volume realizzato da AIEA Onlus e da Medicina Democratica dedicati ai temi della sanità e della giurisprudenza in tema di amianto. Erano presenti anche i sindacati confederali, professori e medici esperti, alcune realtà del territorio impegnate sul tema e il Senatore Lucio Romano e la Senatrice Serenella Fucksia.
Fabrizio Protti
E ospite invitato da alcuni senatori tra cui Paolo Arrigoni (LN), anche il pavese Fabrizio Protti come consulente internazionale nel mondo dell'industria del trattamento dei rifiuti tossici, pericolosi e radioattivi, del trattamento e della messa in sicurezza e dell'inertizzazione dei rifiuti.Ha aperto l’incontro il senatore Casson, primo firmatario del ddl 1645 sull’amianto fermo in Parlamento nonostante i solleciti alla Commissione Lavoro e al Presidente del Senato, dall’inizio della legislatura. Inoltre il senatore Casson, quale vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, è intervenuto sulla necessità di annullare o, almeno, allungare i tempi di prescrizione per i reati che riguardano la salute e sicurezza sul lavoro e la salubrità ambientale.
“Gli interventi hanno evidenziato una preoccupante situazione di stallo a livello legislativo e un arresto conclamato del Piano Nazionale Amianto presso la Conferenza Stato-Regioni – commenta Protti al termine dell’incontro - che vanifica anni di lotta e di impegno sia del mondo dell’associazionismo che dell’ex ministro della sanità Balduzzi, impegnato durante il governo Monti a regolamentare l’annosa questione sanitaria, ambientale e lavorativa in tema di amianto. A ciò si aggiunga anche il dissenso per il recente decreto del ministro del lavoro Paoletti in materia di Fondo Vittime Amianto e risarcimento delle vittime non professionali e ambientali malate di mesotelioma, che prevede un assegno di 5.600 euro una tantum”. (mpa)