La periferia è paralizzata. E’ scattata una protesta “improvvisa e senza alcun preavviso” di numerosi autisti del Consorzio di ‘Roma Tpl’, che non hanno iniziato il servizio.
Lo comunica Agenzia per la mobilita’ spiegando che quindi un’alta percentuale di linee bus non viene regolarmente svolta. Il Consorzio Roma Tpl, circa 1.700 dipendenti, 450 bus, gestisce 83 linee che coprono tutte le zone periferiche della citta’.
Non e’ al momento previsto quanto la protesta terminera’.
180 i bus fermi. Queste le linee interessate alla protesta che quindi possono avere un numero inferiore di vetture su strada: 022, 039, 040, 041, 053, 056, 086, 135, 146, 213, 220, 222, 235, 308P, 314, 343, 344, 404, 437, 444, 447, 511, 543, 546, 552, 554, 557, 657, 881, 892, 907, 912, 982, 985, 997, 998L.
I motivi della protesta: stipendi in ritardo e anche tagliati di 300 euro. «Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti denunciano l’ennesima brutta vicenda che coinvolge le lavoratrici e i lavoratori di Roma Tpl Scarl e delle società consorziate che, oltre a vivere il cronico ritardo del pagamento degli emolumenti, si sono visti decurtare a partire da questo mese lo stipendio di circa 300 euro», è quanto si legge in una nota dei sindacati.