Bevilacqua malato da tempo si sottoponeva ad una terapia per malattie cardiocircolatorie.
Da quel che si apprende sembra che la vicenda del ricovero di Bevilacqua sia stata travagliata infatti sarebbe addirittura finita sul tavolo di un pm.
Su Fan Page si legge:
“Proprio stamani che avevamo avuto il via libera per una perizia di parte che accertasse le sue condizioni, abbiamo appreso la notizia del decesso – dice l’avvocato Rosa Zaccaria, che assiste Michela Macaluso, da oltre 10 anni compagna dello scomparso scrittore -. Dalla direzione di Villa Mafalda nessuno ci aveva avvisato. Lo abbiamo appreso dal nostro consulente che si era recato a trovarlo”. I familiari di Bevilacqua hanno “immediatamente chiesto al pm Elena Neri di procedere con l’autopsia in modo da accertare le cause del decesso”.
Intellettuale impegnato e presente nella vita italiana fin dagli inizi degli anni Sessanta, regista cinematografico per La Califfa, Questa specie d’amore, Le Rose di Danzica, Bosco d’amore, giornalista critico del costume, polemista, con la sua produzione narrativa Alberto Bevilacqua ha sempre riscosso un grande successo di pubblico, ricevendo i maggiori premi letterari italiani: dal già citato Campiello nel 1966 allo Strega (L’occhio del gatto, 1968), al Bancarella (Un viaggio misterioso, 1972), vittoria doppiata nel 1991 con I sensi incantati.
Le opere di Bevilacqua sono state tradotte in Europa e negli Stati Uniti, Brasile, Cina e Giappone.