Tetti puliti: bastasse solo quello per purificare la città di Roma in vista del Giubileo! Tra un fenicottero rosa a spasso per i Parioli e le pittoresche esequie di un boss locale, la città di Roma sta vivendo un agosto dalle tinte variopinte e grottesche (per non parlare di Mafia Capitale). Ma non facciamo polemiche: nella Capitale è pronto il testo ufficiale della delibera “Tetti puliti”, che metterà a disposizione 1 milione di euro di sgravi per agevolare i cittadini che rimuoveranno le antenne condominiali dai tetti.
Il provvedimento prende origine da una denuncia della CNA di Roma: nella Città Eterna in questo momento sono circa 700mila gli utenti di servizi di telecomunicazione attraverso il canale terrestre. Tenendo conto del fatto che alcuni di questi hanno più di un’antenna e che molte antenne non utilizzate non sono mai state rottamate, il computo totale delle antenne sui tetti romani supera ormai il milione di impianti. A queste si aggiungono circa 400mila parabole di utenti abbonati, a cui vanno sommate anche in questo caso quelle non rimosse da utenti che, nel corso degli anni, hanno disdetto il contratto. Nel complesso sono circa 2 milioni le antenne presente sui tetti delle abitazioni di Roma.
Gli incentivi perseguono l’obiettivo di dare un taglio deciso a quella che si configura come una vera e propria giungla selvaggia di antenne, mediante la sostituzione con più efficienti impianti centralizzati (idonei anche a svolgere ulteriori funzioni).
Per il via libera definitivo al nuovo meccanismo è ora necessario un regolamento attuativo, atteso entro il mese di settembre. A quel punto potrà partire il procedimento di attuazione da parte di ciascun municipio romano. Le agevolazioni scadranno a dicembre del 2017 ma, secondo le previsioni, saranno esaurite in maniera molto rapida.
La misura più significativa della delibera è l’esenzione dalla Cosap (il canone per l’occupazione di spazi pubblici) a favore degli interventi effettuati da imprese per conto di condomini in occasione del rifacimento delle facciate, purché siano contestuali alla centralizzazione dell’impianto di ricezione del segnale. I lavori dovranno durare al massimo sei mesi, al fine di prevenire abusi.
In combinazione con tale misura decretata dal Comune di Roma assume rilievo una novità interessante in materia di pubblicità sui ponteggi: verrà previsto un meccanismo di “incentivo per i proprietari degli immobili, consistente nella destinazione di parte degli emolumenti dovuti all’amministrazione a titolo di incassi derivanti da pubblicità apposta sui ponteggi installati per il rifacimento delle facciate di cui al presente provvedimento” (così recita la deliberazione n. 39/2015 adottata lo scorso 21 luglio dall’Assemblea capitolina Comune di Roma). In pratica, i condomini potranno trattenere parte della tassazione derivante dalla pubblicità a titolo di sgravio.