Da tre settimane ho in studio, nel mio laboratorio Chiarartè, un tirocinante del Progetto Botteghe Scuola, promosso dalla Regione Piemonte ( qui ho spiegato il progetto).
Oggi abbiamo lavorato su due specchierine del 1600, dorate a mecca. La doratura è decadente, lacunosa, e il tarlo ha intaccato fortemente la struttura lignea. Ho restaurato lasciando evidenti i danni e le consunzioni del tempo, lasciando la patina con un occhio di riguardo al consolidamento.
Il tirocinante era stupito; il risultato non gli piaceva, avrebbe preferito ridorare le specchierine, perché così “sarebbero più belle“.
Il mio tirocinante ha 18 anni ed è fresco di scuola professionale, quindi inesperto e con pochissime conoscenze in campo di restauro. Può quindi parergli normale che un pezzo del 1600 per essere bello debba essere perfetto, quasi nuovo.
Ma i soprintendenti del Lazio, forse di anni e di esperienza in campo di restauro ne hanno di più, non trovate?
Allora come mai la famosa fontana della “Barcaccia” in piazza di Spagna a Roma, dopo un intervento di restauro e pulitura costato 200.000 euro, del quale non si fa nome del restauratore ma solo dello sponsor, brilla come una lampadina accesa?
Prima della pulitura
Barcaccia-piazza_di_spagna_roma
Dopo la pulitura radicale e super brillante!
Foto Mo(n)stre
Chiara