Roma: Tra storie, canzoni, vizi e passioni: la città eterna ritrova le sue antiche tradizioni
Creato il 02 novembre 2013 da Andrea Leonelli
@AndreaLeonelli
Molte sono le emozioni, i sentimenti e le sensazioni
che teniamo nascoste all’interno della nostra anima, unica chiave di accesso
alla persona che realmente siamo e che abbiamo paura di mostrare agli occhi
esterni.
Roma:
Tra storie, canzoni, vizi e passioni è una nuova produzione
teatrale ideata e scritta da Lavinia
Lalle e Sarah Mataloni, che
trasforma le emozioni in gioia, le tradizioni in esilaranti risate, ma
soprattutto trascina con allegria e spensieratezza il grigio spessore della
vita di oggi in un circo fatto di colori e usanze dimenticate dall’uomo ma non
dalla sua memoria. Lo spettacolo è il primo passo del progetto dal titolo L’Eco dei San
pietrini.
Il
Progetto nasce da un’idea di Sarah Mataloni e Lavinia Lalle, di voler riportare
alla luce, la densa ma sepolta identità romana, attraverso le canzoni, le
poesie e i personaggi che hanno reso la città eterna, grande agli occhi del
mondo, rispolverando vecchi testi poetici come; Belli e Trilussa, le ricette
della Sora Lella e gli aneddoti di Aldo Fabrizi.Le due artiste vogliono regalare al pubblico un assaggio
della romanità, di Roma, dei vizi, e delle sue beltà attraverso le parole di
artisti, poeti, attori, cantautori, che l’hanno resa grande negli ultimi due
secoli. Tra i pezzi interpretati, Roma
nun fa la stupida stasera, Sempre
di Gabriella Ferri e il tributo di Lando Fiorini ad Anna Magnani. La
sfida proposta dalle autrici e ideatrici non è
banale, se si pensa che in poco tempo il pubblico dovrà ridere, commuoversi e
farsi coinvolgere in questo intenso cammino verso il cuore pulsante della
nostra nazione.I musicisti Gianni
Mirizzi e Aldo Massimi diretti dal maestro
Francesco Paniccia interpretano
la tradizione romana dei vecchi menestrelli e dei cantastorie trascorrendo,
come detta l’antica usanza liete serate nelle osterie, tra un buon bicchiere di
vino rosso e uno stornello. L’originalità dello spettacolo, diretto da Paolo Mellucci, risiede non soltanto
nella varietà dei generi artistici presentati, ma anche nel fatto di non voler
essere didascalico. Il pubblico dovrà quindi individuare, nei brani e nelle
canzoni proposti, i vizi, le passioni e i pregi che caratterizzano il tessuto sociale
romano che nonostante il trascorrere del tempo è rimasto inalterato negli
ultimi secoli.
Le prossime tappe
romane dello spettacolo si terranno il prossimo 09 e 10 novembre al teatro San Carlo Lwanga.
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