Il Programma “Confine” consentirà una vita più serena all’interno della propria abitazione con un supporto specialistico dei professionisti che li supporteranno e formeranno alla corretta gestione della terapia.
Il Programma di Supporto domiciliare sarà inizialmente lanciato in alcune regioni pilota con l’obiettivo di estenderlo su tutto il territorio nazionale in tempi brevi.
Il morbo di Parkinson è una condizione neurodegenerativa caratterizzata da un disturbo progressivo e cronico che riguarda principalmente il controllo dei movimenti e l’equilibrio e nel nostro Paese colpisce circa 230mila persone, con una prevalenza dell’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e del 3-5% sopra gli 85. L’età media di comparsa dei primi sintomi è intorno ai 60 anni con maggiore incidenza nella popolazione maschile.
Ciò è tanto più importante nel caso del Parkinson in quanto nella gran parte dei casi la “rete” più immediata è formata da coniugi e familiari spesso altrettanto anziani. L’obiettivo del programma è supportare i Centri Clinici nella formazione delle persone malate di Parkinson e dei loro famigliari mirando ad un miglioramento della qualità di vita per renderli in grado di gestire a domicilio e in autonomia, la terapia prescritta in modo corretto. E oltre che a casa propria, i pazienti e i famigliari possono accedere al supporto anche attraverso un servizio di teleassistenza dedicato. (mpa)