Un romanzo storico che non èriuscito a coinvolgermi, pur trattandosi di un racconto stuzzicante quanto può essere la storia di una donna libertina, adultera e bigama, quale è stata la duchessa di Kingstone.La trama riguarda la biografia di una dama inglese del fine settecento, favorita di re e principidell’epoca, che subirà un processo per bigamia e che conquisterà l’amore e la stima dell’affascinante duca di Kingston.La lettura è sufficientemente scorrevole ma, a tratti, noiosa e non particolarmente originale nelle considerazioni di natura psicologica o di carattere storico.I sentimenti dei personaggi non vengono resi con adeguatapassionalità, con profondità, con entusiasmo ma vengono “raccontati” come fatti di una cronaca giornalistica che, in quanto tale, mantiene una certa asetticità nella rappresentazione di emozioni esentimenti.Gli eventi che si descrivono dovrebbero essere narrati con un ritmo più incisivo ed incalzante, dato il susseguirsi dei numerosi colpi di scena che avrebbero dovuto incollare il lettore al romanzo…in realtà questa aspettativa viene vanificata dallo stile narrativo troppo oggettivo di un racconto che, ad ogni buon conto,vale sempre la pena di leggere, se non altro quale rappresentazione dei costumi e della mentalità storica della società civile dell’epoca dei fatti..
Tina Scirè