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Ronco Biellese: la produzione di ceramiche artistiche 1928-1987

Da Chiara Lorenzetti

Le giornate del FAI di Primavera 2015 (qui l’articolo) hanno permesso ai biellesi la riscoperta di alcuni luoghi normalmente inaccessibili perché privati. Uno tra tutti, il Castello di Moncavallo, situato nel comune di Vigliano Biellese.

Castello di Moncavallo - Vigliano Biellese

Castello di Moncavallo – Vigliano Biellese

Il castello di Montecavallo, fatto costruire in stile neogotico, su precedenti rovine castellate, da Filiberto Avogadro di Collobiano, è caratterizzato da quattro torri merlate angolari e da una galleria che lo collega a una cappella isolata. Bello il parco, più formale attorno al castello e più naturale e libero sul versante della collina. Qui la viticoltura è attestata da secoli. (dal sito FAI)

Ebbi modo di visitare il castello durante i lavori di restauro della Madonna di Sobrano. Committente fu la Marchesa Clara Incisa, proprietaria del castello. Committente e artista, giacchè fu lei a disegnare e a dipingere negli anni 1940, le piastrelle in terra di Ronco della ditta di Umberto Rey. ( qui la scheda tecnica del restauro, ditta Chiarartè)

Madonna di Sobrano - Vigliano Biellese

Madonna di Sobrano – Vigliano Biellese Laboratorio di restauro Chiarartè

Una madonna con fattezze laiche, venne detto, tanto che fu a fatica accettata dalla Curia. Venne eseguita con la tecnica dello spolvero su piastrelle prodotte dalla fabbrica di Umberto Rey, con terra estratta dalla cave di Valsera.
Della produzione di Ronco Biellese si conosce solo una produzione di terracotta grezza, scaldini, stufette, piatti, ma poco o nulla della splendida produzione artistica che ebbe luce nel 1928.
Di questo mi sto occupando da anni, ricercando materiale e documenti, raccogliendo più di un centinaio di foto e corredando il testo della traduzione inglese.

Tutto nacque su ispirazione di Renato Bassanelli, ceramista romano, fondatore della ditta Keramos, che, durante un soggiorno a Ronco Biellese, vista la qualità della terra delle cave di Valsera, decise, raccolti a sé sia artisti locali che provenienti da tutta Italia, di far nascere la SACB ( Società Anonima Ceramiche Biellesi).

Le ditte che vennero in seguito, nacquero sulle ceneri delle precedenti, ceneri dovute alla mancanza di denaro, di comode vie di trasporto ( piaga tutt’ora viva nella nostra terra), da incomprensioni interne, ma sempre risorte, con entusiasmo e passione.

Qui di seguito le diverse manifatture
SACB – Società Anonima Ceramiche Biellesi  1929-1930
CAAR – Ceramiche Artistiche Augusto Rosazza 1930-1933
UMBERTO REY – Ditta Individuale 1933-1940
KERAMOS – 1938-1939
GUBER – 1946-1987

Una produzione ricca ed articolata, varia nei soggetti e nelle decorazioni. Una produzione ancora poco conosciuta della quale in questi anni mi sono occupata, ricercando oggetti e documenti, e dalla quale ora nascerà un libro, per non perdere la memoria dei fatti.
La ceramica, si sa, è arte fallace per la sua fragilità, ed è solo con la testimonianza e con il lavoro degli storici e dei restauratori, che possiamo conservarne traccia.

Chiara

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