Maurizio Ronconi
Le drammatiche morti di giovani madri e dei nascituri verificatesi in questi giorni nel Paese, obbligano anche la Regione dell’Umbria a razionalizzare senza ripensamenti la rete dei punti nascita del territorio regionale.
Chiudere subito tutti i punti nascita che non rispettano i requisiti indicati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. E in Umbria non sono pochi.
Ormai non ci sono più scuse ma solo grandi e drammatiche responsabilità.
Se anche in Umbria, in un punto nascita senza requisiti, dovesse in modo malaugurato avvenire un incidente, la politica non potrebbe sottrarsi a gravi responsabilità.
Deve essere chiaro che il rischio per la donna e il nascituro è ben superiore se il parto avviene in punti nascita che non hanno i requisiti riconosciuti. Questo va spiegato alla popolazione ma soprattutto assunto da chi ha la responsabilità di governo.