una cascata di piccole rose
e il giardino si veste di un look romantico e Shabby chic
addossate ad un muro, a copertura di un gazebo, per ornare una pergola, arrampicate su di un albero, tra le preferite le Banksiae.
In luglio la loro fioritura è solo un ricordo ma utilizzare spesso come copertura, rimane a donare ombra il denso e minuto fogliame lanceolato che ha il pregio di persistere anche in inverno soprattutto nelle zone climatiche più calde. Adatta inoltre a chi ha bambini che frequentano il giardino, è una rosa sarmentosa senza spine. Facile e poco esigente in breve tempo raggiunge considerevoli altezze.
Coltivate in Cina fin dal cinquecento, sono state per la prima volta segnalate dal Giardino Botanico Calcutta, stazione botanica sperimentale delle colonie inglesi. Fu introdotta in Europa nel 1807. Le piante arrivate in Inghilterra sono state battezzate in onore di Lady Banks, moglie del direttore di Kew Gardens e finanziatore di numerose spedizioni in Asia botanico appassionato, più di chiunque altro contribuì all’espansione e allo sviluppo del suo Paese promuovendo esplorazioni e progresso scientifico.
tra le più conosciute e arrivate sino a noi
Banksiae lutea
introdotta in Europa nel 1824 da John Damper Parks, produce grandi mazzi di piccoli fiori, doppi color giallo burro. Una tra le più fiorifere e resistenti al freddo. Non è profumata.
Banksiae alba plena
la mia preferita… I fiori sono doppi, a pompon, di colore bianco puro, riuniti a corimbi. Il profumo è intenso, qualche libro lo segnala come simile a quello di violetta, la fioritura precoce e prolungata. E’ segnalata come poco resistente al freddo ma io la coltivo con successo da circa 10 anni nel mio bosco-giardino che raggiunge in inverno temperature che sostano a lungo sotto lo zero.
Banksia lutescens
Una delle prime introdotte in Europa raggiunse il giardino La Mortola di Sir Hambury per arrivare nello stesso anno a Kew Garden. Ha corolle semplici, gialle che sbocciano alla fine della primavera.
Banksiae normalis
Nata casualmente da un seme prodotto dalla varietà ‘alba plena’ nell’Orto botanico di Firenze, ha grande fiore semplice bianco con un lungo ciuffo di stami.
Banksiae purezza
Ibrido introdotto da Quinto Mansuino, unisce la bellezza della varietà alba plana alla rifiorenza.
Banksiae rosea
Varietà recentemente riscoperta si diversifica per la copiosa fioritura di colore rosa di fiori a mazzi un po’ più grandi, da semidoppi a doppi.
Brevi note colturali:
Rose Banksiae
le rose appartenenti a questa famiglia sono estremamente vigorose e resistenti e possono raggiungere se lasciate libere di espandersi, oltre i dieci metri di altezza. Sono adatte dunque ai giardini con grandi spazi e vanno potate ogni anno, a tardo inverno o inizio primavera, per controllarne la crescita.
Occorre seguire bene la pianta nel primo anno di impianto per non farle mancare il giusto apporto idrico. In seguito avrà bisogno di qualche irrigazione supplementare nei periodi più siccitosi.
Una delle caratteristiche delle Banksiae è di avere fusti completamente privi di spine, di un bel colore marrone ruggine che si sfogliano in leggere pellicole. La rosa porta i fiori sui rami vecchi che vanno quindi lasciati maturare per avere copiose fioriture l’anno successivo.
Bibliografia
- Le Rose d’Epoca – Orietta Sala. ed. A. Vallardi – 1993
- Rose La grande enciclopedia illustrata – edizione in allegato a Gardenia- 2008-dall’originale The Royal Horticultural Society Enciclopedia of Roses.
- La confraternita dei giardinieri – Andrea Wulf – Ponte alle Grazie ed. Salani – 2011
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