le rocce istoriate testimoniano la vita degli antichi camuni che abitarono in queste zone,
la rosa camuna è spesso associata a guerrieri che sembrano danzare attorno ad essa a difenderla dall' aggressione di nemici armati.
l'esplorazione della vallecamonica iniziò nell 1908, ad opera del professor gualtiero laeng di brescia, che identificò il primo masso di cemmo che la gente chiamava: "la preda dei pitoti" espressione dialettale che significa: "pietra dei burattini" le sue scoperte però passarono inosservate, si dovette attendere il 1929 quando graziosi e marro decisero di approfondire lo studio del " masso dei pitoti".nel 1979 le incisioni della vallecamonica diventano primo sito italiano: patrimonio dell'umanita sotto la tutela dell'unesco.attualmente si conoscono oltre 300000 graffiti che coprono un area di tempo che va dall'epi-paleolitico al medioevo avanzato.quello che caratterizza la coltura che qui si era stanziata, è la , mentalità di incisione, che perdura per millenni, con l'arrivo dei romani in vallecamonica terminò l'attivita di istoriazione delle rocce, un incredibile libro a cielo aperto della civilta camuna antica.la maggiore raccolta di incisioni in vallecamonica è concentrata nei comuni di: capo di ponte, nadro, pescarzo, cimbergo,paspardo, darfo boario terme, sellero, sonico .