Rosa Mogliasso racconta la sua Barbara Gillo

Creato il 23 giugno 2014 da Fedetronconi

Rosa Mogliasso è nata a Susa e vive a Torino. Laureata in storia e critica del cinema, nel 2009 ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Il risultato è entrato subito nella Selezione Bancarella 2010: L’assassino qualcosa lascia, un romanzo d’esordio che ha conquistato immediatamente l’attenzione dei lettori. A questo sono seguiti L’amore si nutre di amore (2011) e La felicità è un muscolo volontario(2012), tutti pubblicati da Salani.

In questi giorni troviamo nelle librerie un’altra avventura legata ad il personaggio principale del romanzo di successo L’assassinio qualcosa lascia, “Chi bacia e chi viene baciato” (qui la nostra presentazione http://www.ultimariga.it/portale/?p=5399 ). La protagonista attorno cui ruotano tutte le vicende è la scoppiettante Barbara Gillo, una via di mezzo tra Grace Kelly e Franca Valeri, più che una donna un collage; bionda vera, lineamenti perfetti, delicati, aristocratici, ma anche un fondo di acidità, di disincanto intelligente, e qualcosa di ruspante. Belle gambe, spalle importanti, sportiva, nervosa, fumatrice probabilmente, schiena diritta, una guerriera. Abbiamo raggiunto l’autrice per scoprire qualcosa in più su questa “sui generis” e sul suo nuovo romanzo.

 La scrittrice Rosa Mogliasso

Come è nata l’idea del personaggio Barbara Gillo?

I personaggi sono tutti dei Frankenstein, osservi, prendi e appiccichi; da dove sia arrivata Barbara non saprei dire, un giorno mi è venuta in mente, come diceva Italo Calvino la fantasia è un posto dove ci piove dentro.

Come la descriverebbe ai lettori?

Simpatica, determinata, si fa delle domande e, nella vita professionale, trova le risposte, mentre in quella personale vagula blandula.

Ha qualcosa di lei?

Sentimentalmente parlando Barbara Gillo è confusa e scombinata, non sa proprio dove andare a parare, questo è un aspetto che condividiamo, mio malgrado. Ma lei è bionda ed è armata; queste sono prerogative che non condividiamo, sempre mio malgrado.

Dopo il successo de “L’assassino qualcosa lascia” ecco una nuovo caso. Può presentare ai lettori il suo nuovo romanzo?

Oligarchi russi, un criminale tatuato, una fotoreporter francese impegnata sui fronti di guerra, un commissario di polizia donna, un poliziotto a cavallo, la musica di Mozart, ironia quanto basta, una goccia di sesso estremo; shakerare e il delitto è servito.

Legge nel tempo libero? Se sì cosa le piace leggere? il suo scrittore preferito?

Sono onnivora, non escludo quasi nulla, però quando non voglio perdere tempo leggo e rileggo i classici: Tolstoj, Flaubert, James, Nabokov. Il mio scrittore preferito è Philp Roth, il mio libro preferito è “La macchia umana”.


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