Prendete il vostro libro di biologia.
Apritelo all’indice.
Cercate Franklin.
Cosa avete trovato?
Niente?
Provate allora a cercare Watson.
Trovato?
Credo proprio di sì.
E' cosa nota a tutti che a Watson e al suo collega Crick è attribuita la “sensazionale scoperta” della struttura del DNA.
Era infatti il 25 Aprile 1953, quando, sulla rivista scientifica Nature, apparve l'articolo di James Watson e Francis Crick, i quali rivelavano e si attribuivano la “sensazionale scoperta” della struttura del DNA.
Nel 1962, poi, i due studiosi, ricevettero il premio Nobel per questa “sensazionale scoperta”.
Pochi anni prima, il 16 aprile del 1958, a Londra, è morta Rosalind Franklin.
Di cancro.
E chi è questa Rosalind Franklin?
Rosalind era una donna, era un’ebrea ed era intelligente.
Un connubio pericoloso.
Studiò a Parigi e a Londra, ottenendo poi un posto al King’s College per compiere studi sulla struttura del DNA nel laboratorio di Maurice Wilkins.
Rosalind era donna, ma una donna determinata e sicura e, soprattutto, una donna capace.
Nel 1951 Rosalind Franklin riuscì a scattare una fotografia, etichettata come “Foto 51”, nella quale appariva chiara, ad occhi esperti, la struttura a doppia elica del DNA.
Dopo anni di lavori, studi e pratica coi raggi X, era stata Rosalind Franklin ad effettuare la “sensazionale scoperta” della struttura del DNA.
Una scoperta per la quale, nel 1962, a Watson e Crick fu attribuito il premio Nobel, senza alcuna menzione alla Franklin.
Essenzialmente, i due scienziati erano riusciti, ad appropriarsi del materiale di studio di Rosalind, compresa la “foto 51”, che permise loro di riprodurre un valido modello di DNA.
Direi che eticamente la cosa non è il massimo, soprattuto alla luce del fatto che la studiosa è morta, proprio a causa dei raggi X che avevano messo in luce la verità.
Ci fu qualche rivendicazione di fronte alla quale iniziarono ad ammettere che la studiosa avesse avuto un ruolo, descritto come marginale, in tutta la vicenda.