Le rose botaniche sono quelle che troviamo in natura allo stato spontaneo, ne esistono più di centocinquanta specie sparse un po’ in tutto il mondo nell’emisfero settentrionale e da cui derivano le innumerevoli varietà di rose moderne. Queste rose esistono da tantissimi millenni ed hanno conservato le caratteristiche originali di un tempo; sono arbusti rustici con portamento rampicante oppure tappezzante che danno vita a bellissimi cespugli molto ramificati. In genere presentano fiori semplici con cinque petali oppure semidoppi più o meno profumati, ermafroditi, quasi sempre di colore bianco oppure rosa pallido ad eccezione della rosa fetide che li può avere anche gialli. Hanno foglie di colore verde scuro formare da foglioline più piccole quasi sempre con contorno dentellato. Le rose botaniche, come pure le altre, durante la stagione autunnale, producono dei falsi frutti chiamati cinorrodi che sono delle bacche all’interno delle quali si formano i veri e propri frutti. Alcune varietà dalle piccole dimensioni sono scelte per decorare piccoli giardini, bisogna però fare attenzione che esse possono raggiungere altezze veramente consistenti. La rosa botanica più conosciuta è la rosa canina, ma abbiamo anche la rosa gallica, la rosa damascena, la rosa centifolia, la rosa rugosa ecc.
Ambiente ed esposizione
Le rose botaniche si comportano un po’ come le altre rose; preferiscono una posizione ricca di sole e temono i luoghi molto ventosi. Sono molto rustiche e in grado di sopravvivere anche in climi freddi.
Terreno
Il terreno ottimale per le rose botaniche deve essere fertile e leggero, meglio se neutro, in caso fosse calcareo non lo deve essere eccessivamente. Se ci trovassimo di fronte ad un terreno povero dovremmo aggiungergli letame maturo. Cosa fondamentale e di vitale importante per queste rose è il drenaggio; queste piante temono i ristagni idrici che potrebbero causare loro molti danni.
Messa a dimora e rinvaso
La messa a dimora delle rose botaniche si effettua durante la stagione autunnale o verso la fine di quella invernale. Prima di piantare le rose si deve preparare molto bene il terreno attraverso la vangatura e scavata una buca profonda almeno trenta centimetri dentro la quale si introdurranno molto delicatamente le radici. In genere si deve mantenere una distanza di circa cinquanta centimetri tra un impianto e l’altro.
L’operazione di rinvaso si farà alla fine dell’inverno, fornendo alla pianta un vaso di dimensioni maggiori affinché possa sviluppare al meglio il proprio apparato radicale.
Annaffiature
Anche le rose botaniche necessitano di cospicui apporti di acqua in modo particolare durante le stagioni più calde come primavera ed estate. In autunno ed inverno essi andranno di molto diminuiti.
Concimazione
Concimare le rose botaniche è indispensabile soprattutto durante la fase vegetativa, cioè in primavera ed estate; si collocherà del letame ben maturo alla base della pianta in quanto esso dovrà agire molto lentamente.
Riproduzione
Anche le rose botaniche hanno molti metodi di moltiplicazione, quelli maggiormente usati sono: talea, innesto. L’innesto viene praticato in primavera o estate, mentre per le talee si utilizzano quelle piantate durante la fine del periodo estivo. Per ottenere varietà particolarmente resistenti a freddo e siccità, viene utilizzata la rosa canina ottenuta dal seme. (Vedi rubrica “giardino” sezione “rose”).
Potatura
La potatura è un’operazione fondamentale per garantire una buona fioritura della pianta; effettuarla non è semplicissimo. In genere la potatura si effettua immediatamente lo sviluppo dei fiori da parte della pianta, i rami di maggior dimensioni andranno accorciati e andranno naturalmente tolti quelli deboli, germogli malati o altre parti appassite, secche o rovinate.
Fiori
I fiori delle rose botaniche sono ermafroditi, semplici oppure semidoppi; in genere fioriscono tra la primavera e l’estate. Il loro è quasi sempre bianco oppure rosa molto delicato salvo alcune eccezioni. Nella maggior parte delle varietà presentano una gradevole profumazione.
Malattie e parassiti
Le rose, come anche quelle botaniche, vengono attaccate molto spesso da afidi, ragnetto rosso, cocciniglie, bruchi, mal bianco e tanti altri parassiti e malattie. Questi nemici andranno combattuti con insetticidi e fungicidi specifici. (Vedi rubrica “giardino” sezione “rose”).
Vendita
In commercio, in vivai e negozi specializzati, possiamo trovare tantissimi tipi di rose, anche quelle botaniche e i loro numerosissimi e bellissimi ibridi.
Specie più diffuse
Come abbiamo detto precedentemente, esistono moltissime specie di rose botaniche, di seguito parleremo di quelle più conosciute.
Rosa Canina: è sicuramente la rosa botanica più famosa, diffusa nelle zone a clima temperato dell’Africa settentrionale, isole Canarie e Madera, Asia occidentale e centrale, India ed Europa fino alla Scandinavia. Può raggiungere i due metri di altezza. I fusti presentano spine e le foglie sono a loro volta formate da foglioline più piccole con contorno seghettato. I fiori non sono molto profumati e sbocciano in maggio e giugno.
Altre possono essere la rosa damascena, gallica, rugosa ecc.
Curiosità
Tra le varie rose botaniche, la rosa canina contiene molta vitamina C ed è usata molto in ambito medicinale, cosmetico, per preparare infusi ecc.