Rose in bloom

Creato il 20 marzo 2014 da Unarosaverde

L’effetto dei primi raggi di sole caldi, della luce presto la mattina e più tardi la sera è sempre lo stesso: pare un risveglio. D’improvviso viene voglia di stare all’aperto, di dar aria alle stanze, di fare bucati e appendere le lenzuola fuori per vederle giocare col vento sui fili. Spuntano fiori e colori: il mio prato si riempie di viole, minuscole e sparse, che sono figlie delle figlie delle figlie di quelle piantate quando anche io stavo ancora germogliando.

L’esperimento dell’orto sul terrazzo dell’anno scorso mi ha insegnato che: l’insalatina regala soddisfazioni, i ravanelli deludono, il basilico soddisfa abbondantemente il bisogno invernale di pesto e che l’innaffiatura deve essere quotidiana, nei mesi caldi, perciò demandata ad altri quando sono in giro. Ieri  perciò ho ripiantato il lattughino da taglio e la rucola. Tra qualche giorno, o tra qualche settimana – vediamo che tempo fa e come si muove la luna – sarà la volta di nuovi esperimenti, su piccola scala: pomodori, zucchine e basilico greco.

La bicicletta in garage è pronta e ha voglia di uscire: è da un po’ che penso ad utilizzarla per andare in ufficio nella bella stagione. La elettrifico? Non la elettrifico? E’ interessante approfondire l’argomento: le bici elettriche e i loro misteri; il magico mondo dei kit. Cosa ne penserà il ginocchio? Si è appena calmato dopo un mese di dolore insopportabile. Sono 25 chilometri al giorno che è un’infinità per una che non si muove da anni. Però non è del tutto infattibile, anche senza elettrificazione, credo. Intanto che penso e pondero il tempo passa: meglio sarebbe salirci in sella a breve, provare a vedere dove arrivo e se arrivo un po’ oltre la volta dopo.

Alla fine, è primavera, no? E’ un buon momento per i nuovi inizi.

Il titolo non c’entra proprio niente col contenuto del post, ma ci stava bene ed è un omaggio a un libro che ho amato.


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