L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha deciso: la sonda Rosetta approderà con Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko il 12 novembre prossimo.
Il luogo di approdo, noto come il sito J, si trova sul “lobo” più piccolo della cometa, la cosiddetta “testa”, ed è stato selezionato dopo sei settimane di analisi da parte degli strumenti a bordo di Rosetta. Il sito J è stato scelto con voto unanime della commissione perché è relativamente pianeggiante (meno di 30° di inclinazione per chilometro quadrato) e fornisce una sufficiente illuminazione a Philae, che ha bisogno della luce solare per ricaricarsi e proseguire le analisi dopo le prime 64 ore di funzionamento autonomo delle sue batterie.
Immagine ad alta risoluzione del settore J, il sito primario di atterraggio di Philae, il lander della sonda Rosetta, che approderà sulla superficie della cometa 67P il 12 novembre prossimo.
Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Nell’arco delle ultime due settimane il team ESA delle operazioni di volo hanno lavorato intensamente per identificare due traiettorie di approdo, una per il sito J e un’altra per il settore C, che verrà eventualmente utilizzato come sito di backup. In entrambi i casi le manovre, che avranno inizio al mattino, si completeranno nelle prime ore del pomeriggio (ora italiana) del prossimo 12 novembre.
Il 14 ottobre avremo conferma definitiva del sito di approdo, quando saranno disponibili ulteriori dati ad alta risoluzione della superficie della cometa. Segnatevi queste date sul calendario, non mancate l’appuntamento con la storia. Sempre il 14 ottobre (o in quella settimana) l’ESA lancerà un concorso pubblico per dare un nome al sito di accometaggio.
La sonda Rosetta accompagnerà la cometa per oltre un anno, intersecando le orbite di Giove, nel punto più lontano a quelle di Marte e Terra nel punto più vicino al Sole e una volta girato intorno al Sole riprenderà la sua via verso i confini del sistema Solare. In questo cammino i suoi undici strumenti di bordo analizzeranno in ogni dove la cometa e il suo comportamento, mentre i dieci del lande ci sveleranno i suoi segreti più “profondi”.
Fonte: Media INAF | Scritto da Elisa Nichelli