- Pubblicato Venerdì, 10 Ottobre 2014 20:39
- Scritto da Marco Di Lorenzo
Ieri l'ESA ha pubblicato quella che è, finora, l'immagine a più alta risoluzione del nucleo della 67P. Si tratta in verità di una ripresa non recentissima, dato che risale al 19 Settembre quando la sonda stava compiendo il primo tratto dell'orbita iniziale a 28.6 km dal centro della cometa; tuttavia, a differenza della stragrande maggioranza delle immagini pubblicate e provenienti dalla "Navigation Camera" a largo campo, questa è stata ripresa con la camera ad alta risoluzione (Narrow Angle Camera) e mostra dettagli 5.5 volte più piccoli, in questo caso solo 50 cm/pixel (una risoluzione leggermente migliore di quella delle migliori immagini satellitari su Google Earth).
Mosaico che mostra il progressivo avvicinamento e, di conseguenza, lo "zoom" delle immagini riprese da Osiris (a sinistra sono indicate la data e la distanza dal centro della cometa). L'ultima immagine in basso mostra "Cheops" sulla destra e viene indicata la scala; la regione ripresa corrisponde al rettangolo azzurro nella ripresa del 14 Settembre - Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA - Processing: M. Di Lorenzo
Come si vede nel mosaico, la regione inquadrata è situata in una vasta pianura disseminata di massi e con un grande crepaccio, sul lobo principale del nucleo (diametralmente opposta al lobo inferiore o "testa" della cometa, dove dovrebbe posarsi Philae tra 1 mese). L'enorme macigno è grande quanto un palazzo (45 metri lungo l'asse maggiore) e appare costituito da materiale più chiaro e lucido rispetto al terreno circostante; quest'ultimo appare molto liscio, apparentemente coperto da materiale con una "grana" piuttosto fine che maschera parzialmente delle scarpate appena accennate; sulla sinistra si intravede una scia di materiale più grossolano. Una lieve depressione sembra estendersi a partire dal macigno verso l'angolo in basso a destra mentre sulla parte anteriore il materiale sembra essere smosso, come se il masso fosse rotolato in andando verso l'alto, accumulando materiale davanti a se (si tenga sempre presente che la gravità superficiale della cometa è debolissima, alcuni milionesimi di g).
La presenza di altri massi più piccoli nella zona ha richiamato alla fantasia il complesso delle piramidi di Giza e per questo il rappresentante più grande ha preso il nome dalla piramide di Cheope; per mantenere una assonanza con il nome della missione, anche altre strutture verranno battezzate con i nomi dell'antico Egitto.
Si tenga presente che, in questo momento, Rosetta è su un'orbita ellittica che si avvicina a meno di 10 km dal nucleo e quindi le riprese della Narrow-Cam (che speriamo vengano presto pubblicate) dovrebbero mostrare dettagli dell'ordine di 18 centimetri!
Riferimenti:
- http://blogs.esa.int/rosetta/2014/10/09/boulder-close-up/