06.08.2014, ore 16:00
Il rendez-vous di Rosetta con la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko è previsto per le 11:45 del 6 agosto 2014, momento in cui avremo la conferma che la sonda europea è entrata nella sua orbita finale, scortando la cometa nel suo viaggio di avvicinamento al sole ad una distanza di appena 100Km. Il momento sarà celebrato con un evento trasmesso in diretta dal centro ESA-ESOC di Darmstadt. Saranno presenti i principali rappresentanti delle agenzie spaziali e degli istituti di ricerca, e personalità istituzionali europee. Durante la diretta, verranno diffusi i primi risultati scientifici degli strumenti dai PI di VIRTIS, MIRO e OSIRIS e verranno presentate al pubblico le prime immagini in alta definizione della cometa realizzate da distanza ravvicinata. Per INAF, sarà presente alla diretta da ESOC Fabrizio Capaccioni, INAF-IAPS, PI dello strumento VIRTIS e per ASI, Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Potrete seguire la diretta a partire dalle 10.00 del 6 agosto sul Media INAF
Per maggiori informazioni e il programma dettagliato della giornata, consultare la pagina web dedicata
Rosetta è una missione dell’ESA con contributi dei suoi stati membri e della NASA. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio internazionale a guida di DLR, MPS, CNES e ASI. La partecipazione italiana alla missione consiste in tre strumenti scientifici a bordo dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) sotto la responsabilità scientifica dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità scientifica dell’Università Parthenope di Napoli, e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) sotto la responsabilità scientifica dell’Università di Padova. A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni SD2 (Sampler Drill & Distribution), sotto la responsabilità scientifica del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari.
Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini