Brawn ha smentito tale ipotesi, un discorso che non è mai stato affrontato nei negoziati che hanno sancito l’arrivo del pilota.
“Certo che Lewis vuole correre, nei negoziati che abbiamo avuto con Lewis la questione del ‘numero uno’ e ‘numero due’ non è mai stata menzionata dal suo [manager]”, ha dichiarato Ross Brawn a Sky Sport The F1 Show. ”
“Tutto quello che vuole è la parità, vuole la stessa attrezzatura, le stesse opportunità, questo è grande, ha fiducia e non vuole favoritismi, lui vuole solo la parità e penso che quello che [è successo] è un po’ imbarazzante per Lewis”.
Tornando agli ordini di scuderia impartiti a Sepang, Brawn ha rimarcato che la decisione andava presa in tempi rapidi perchè le vetture erano a corto ci carburante.
“Ho dovuto prendere una decisione dal muretto su ciò che si doveva fare. Ora, Niki [Lauda] e Toto [Wolff] possono non essere d’accordo, ma avevo i fatti e tutte le informazioni. Ho fatto quello che sentivo, ho preso quella decisione con tutte le informazioni a disposizione e dopo l’evento è stato riconosciuto che è stata la decisione giusta”.
“Io sono chiaro nel prendere le decisioni che devo prendere e sono molto felice di giustificarle e metto le mani avanti se prendo una decisione sbagliata. Ma qualcuno deve prendere queste decisioni. Non si possono prendere le decisioni con un gruppo e con un comitato, non c’è tempo e non è efficace”.
“Non mi piace dover dare ordini come in Malesia, non è nella mia natura sportiva e la squadra l’ha dimostrato diverse volte in passato, siamo felici di lasciare i nostri piloti liberi. Negli ultimi anni lo abbiamo fatto spesso”.