Ross Brawn
Il Team Principal della Mercedes Ross Brawn risponde alle critiche venute fuori dal Gran Premio della Malesia 2013, dove un ordine di scuderia impartito dai box ha impedito a Nico Rosberg di attaccare il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, nonostante si sia dimostrato più veloce di lui nelle ultime fasi della gara.Si è parlato molto in questi giorni delle gerarchie nelle varie scuderie e molte voci hanno insistito su una fantomatica clausola nel contratto del Campione del Mondo 2008 in cui sarebbe chiarito un trattamento preferenziale per il pilota ex Mclaren.
Ross Brawn ha subito smentito questa ipotesi, sottolineando che nel team Mercedes entrambi i piloti sono trattati allo stesso modo: "Nei negoziati che abbiamo avuto con Lewis prima di sottoscrivere il contratto abbiamo subito chiarito che non ci sarebbero mai stati un pilota numero uno e un pilota numero due. Tutti qui vogliamo la parità tra i driver dandogli la stessa attrezzatura e le stesse opportunità con l'approccio di chi non fa favoritismi. Anche per Lewis è lo stesso, per questo si è imbarazzato così tanto una volta salito sul podio."
Le due Mercedes guidate da Rosberg e Hamilton
Spiegando poi le ragioni che hanno portato Brawn a dare questi ordini ai suoi piloti, il 58enne ha dichiarato che la mancanza di benzina avrebbe messo a rischio il buon risultato che stava venendo fuori, e quindi in Mercedes si è pensato di mantenere le posizioni e di raccogliere più punti possibili per la classifica iridata.
"Non mi piace prendere queste decisioni, ma dal punto di vista tecnico non potevamo rischiare di perdere tutto per la mancanza di carburante. Meglio gestire la gara e raccogliere un risultato importante per il team. Penso che non sia stato molto apprezzato, ma lasciandoli liberi di lottare avremmo gettato tutto all'aria; non sai mai quale possa essere il consumo della benzina durante una lotta. Non mi piace dare ordini, è vero infatti che negli ultimi anni abbiamo spesso lasciato via libera ai piloti e siamo molto felici di questo."
Ross Brawn a colloquio con Toto Wolff
Sulle critiche dei vertici aziendali da parte di Wolff e Lauda, l'ex Direttore Tecnico della Ferrari e Honda ha aggiunto: "Ora Niki e Toto potrebbero non essere d'accordo con me, ma avevo io il controllo della situazione in quel momento e i dati della telemetria a portata di mano. Sono le informazioni di cui disponevo che mi hanno portato a prendere una simile decisione. Sono pronto a pagarne le Si ha poco tempo e si deve decidere il prima possibile e io ho scelto così, e anche loro dopo l'evento malese mi hanno riconosciuto che è stata la decisione giusta. Non è necessario avere sempre ragione, se uno ci riesce il 70-80 % delle volte significa che sta facendo un buon lavoro."conseguenze, ma è sempre così al muretto.