Giuseppe Rossi da Vivoazzurro.it
PERSONAGGI (Coverciano, Firenze). Cinque anni fa l’esordio in Nazionale contro la Bulgaria. Dopo sei gol in azzurro, due anni di assenza e tre interventi al ginocchio, riecco Giuseppe Rossi. E’ lui uno dei personaggi più cercati dalle telecamere e dai media nel corso di questo “riposante” ritiro azzurro. Ecco la sua verità riportata dal sito www.vivoazzurro.it. Il Mondiale ce l’ha in testa: “Però – sottolinea – come un orizzonte lontano: prima penso al prossimo allenamento, a quello che dovrò fare con la Fiorentina. Questo per me è un anno zero, sono come un calciatore nuovo: devo arrivare in forma per quando Prandelli farà le sue scelte e, se poi in Brasile ci sarò anche io, dovrò ringraziare tante persone, a cominciare dai fisioterapisti che mi hanno aiutato a recuperare. Ma il primissimo a cui dovrò dire grazie è mio padre: è lui che mi ha permesso di essere qui, oggi. E’ un onore stare in Nazionale, qui mi sento sempre a casa mia”. Anche se ha ritrovato un’Italia diversa: “Più matura, più sicura di se stessa, con un’identità di gioco. Io non sono cambiato: tatticamente sono lo stesso, posso giocare in tanti modi, là davanti. Non ho mai avuto paura di non tornare Rossi, anzi ho sempre pensato di poter tornare più forte di prima: è sempre stata questa la mia mentalità e del resto, con un infortunio così, dovevo per forza pensare solo a cose buone”.
Nella truppa azzurra Pepito ritrova Mario Balotelli: “Non direi che io e Mario siamo all’opposto, perchè abbiamo anche cose in comune. Tutti lavoriamo bene, siamo un bel gruppo. Mario ha grandi qualità, è un ottimo giocatore e personalmente mi trovo bene con qualsiasi attaccante, sia in Nazionale che nel club. Se avrò la possibilità di giocare con lui o con altri, si potrà farlo bene. Ala fine val bene la pena di fare un po’ di filosofia dopo tutti gli ostacoli e gli infortuni patiti: “Preferisco sentirmi fortunato, non sfortunato: sono felice del mio presente e di come sto adesso. Non ancora al 110 per cento, ma lavoro per arrivarci, il più presto possibile. Un po’ di fatica si sente, ma con Prandelli abbiamo già parlato anche del mio possibile impiego e lui lo sa: io il giorno della partita non mi tiro mai indietro”. Ultimo passaggio su Francesco Totti: “Il suo ritorno in azzurro? Come sempre viene prima la persona e Francesco come persona non può non essere accettato, sia per il valore umano che per il giocatore che ha sempre dimostrato di essere”
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Fonte: vivoazzurro.it