Rossini cards: uno spettacolo di danza contemporanea // a contemporary dance exhibition

Creato il 15 marzo 2012 da Chicchi

Tatina, devo dirti la verità: con queste foto mi hai fatto sognare. Anche perchè -non te lo nascondo- la Nuova Zelanda è uno dei luoghi che mi fa più gola, forse perchè è lontano, forse perchè ho lavorato con dei "kiwi" simpatici e scatenati, forse perchè mi hanno raccontato tante cose interessanti, soprattutto sulla natura incontaminata che si trova in quei posti... e le tue foto confermano tutto: dove lo trovo un mare così?
Che dici, continuo a sognare o ti racconto dove sono stata domenica scorsa? Perchè tu mi racconti di luoghi incantati, ma io sono stata al mio primo spettacolo di danza!
In generale la danza mi piace, ho anche frequentato dei corsi per un po': prima a sedici anni, poi all'università ho smesso e poi di nuovo qualche anno fa, con tanto di saggio finale!
Non che io mi senta una ballerina, mettiamo le cose in chiaro. Però quando le note ti solleticano l'orecchio, e il tuo piede comincia a battere piccoli colpetti al suolo, poi la gamba comincia a muoversi e infine ti lasci inevitabilmente trasportare... è una cosa a cui non si comanda! E' che spesso ci tratteniamo per vergogna, o perchè abbiamo paura che gli altri ci giudichino male, ma chi se ne importa! Quando la musica entra dentro di noi non possiamo fermarla. E' come trovarsi nel mare: le onde ci trasportano inevitabilmente, spesso senza che ce ne accorgiamo, ci dondolano, ci strattonano, ci accarezzano gentilmente. E la stessa cosa è la musica.
Alla danza contemporanea però non mi ero mai avvicinata così tanto. Anzi, l'avevo anche tenuta un po' a distanza. I primi approcci li avevo avuti una quindicina di anni fa: qualche fugace dimostrazione a scuola mi aveva dato un'impressione totalmente negativa.
E poi mi si presenta l'occasione di recuperare, un paio di domeniche fa: Alice mi invita a teatro. Lo stupendo Teatro Bonci di Cesena, costruito verso la metà dell'Ottocento: una volta dentro non si riesce ad evitare di farsi trasportare dalla magia che esso emana!

Mi parla di uno spettacolo di danza, rappresentato dalla compagnia Aterballetto, in cui lavora come PR anche la nostra amica comune Eugenia.
Qual è la prima cosa a cui pensi quando qualcuno pronuncia la parola "balletto"? Alla calzamaglia chiara, ai tutù rosa o bianchi, quei bei nastri di tulle svolazzanti e leggiadri, le scarpette con la punta... la danza classica insomma! Era esattamente quello che mi ero figurata io, e visto che non avevo mai assistito ad un "vero" spettacolo di danza classica ero piuttosto emozionata.
Poi arriviamo a teatro, ci sediamo alla nostra postazione, ed Eugenia ci raggiunge per spiegarci di cosa si tratta: danza contemporanea! Qui si chiude un mondo e se ne apre un altro: ora, certa di non dovermi aspettare gonnelline svolazzanti e leggiadre, mi prospetto uno spettacolo decisamente particolare, memore delle rare esperienze passate. E chi si aspettava invece un tale successo?
La prima parte dello spettacolo, "Rossini Cards" è, come dice il titolo stesso, un potpourrì di musiche di Rossini, mescolate alla sua passione per la cucina. Ma tu lo sapevi che il grande compositore era anche un grandissimo appassionato di cucina? E che esistono delle ricette che portano la sua firma? Per me è stata una piacevole scoperta, soprattutto perchè la rappresentazione si è svolta affrontando questo tema.
Pensa quando, una volta aperto il sipario, ci siamo trovate davanti una tavolata piena di ballerini con tanto di bicchieri davanti! Una vera sorpresa. Le scene si alternavano: da duetti a cori di danza, qualche canto (volutamente) stonato e addirittura l'enunciazione della ricetta della "pasta alla Rossini".
Mentre osservavo dalla mia poltrona, mi sono sentita emozionata, sorpresa, incuriosita, in alcuni momenti anche annoiata, lo ammetto, ma la mia attenzione era sempre catturata da qualcosa di nuovo. Sono arrivata a definire la danza contemporanea come un'antitesi alla classica: la seconda aggraziata, soave, leggiadra, la prima pesante, volutamente rumorosa, quasi sgraziata. A volte i ballerini sembravano avere le convulsioni, mentre un attimo dopo creavano figure perfettamente geometriche, ripetendo più e più volte gli stessi passi in un crescendo di musica ed emozioni. Ad accrescere il valore dello spettacolo, le luci hanno giocato un ruolo fondamentale, e ammetto di esseremi scervellata parecchio nel cercare il significato di quel passo o di quel costume o quel gesto particolare. E' stata una rappresentazione seria e spiritosa allo stesso tempo, che alternava momenti di solennità a sprazzi di comicità: anche con la semplice gestualità è possibile fare battute!

La seconda parte devo ammettere che mi ha colpita meno, forse un po' troppo eccentrica per i miei gusti ancora acerbi. Il titolo era "Le sacre", ma non sono riuscita a capirlo bene, a dire il vero: presa in alcuni punti, meno coinvolta in altri, ho potuto ammirare anche qui la bravura dei ballerini, la loro capacità di far apparire semplice un passo complicato, la leggerezza con cui si muovevano, esprimendo però pesantezza, i movimenti apparentemente sgraziati ma studiati di ogni songolo muscolo. E' stato incredibile!

Alla fine posso dire grazie ad Eugenia per l'opportunità che mi ha dato di riaprire la mia mente a questa forma d'arte e chissà che alla prossima occasione non riesca ad assistere a qualche altro spettacolo!
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Tatina, to say all the truth, you made me dream with those pictures! New Zealand is one of the places I would like to visit in my life, maybe because it's so far, or maybe because I dealt with some very nice "Kiwis" while working for my old company, and they told me such interesting things about their country and its wild nature...And the pics you published: where else could I find a sea like that?
Anyway, do you want to go on dreaming about past holidays? or shall I tell you about my last extreme experience with dance? Oh, yes, a couple of weeks ago I went to my first dancing show!
I really do like dance, I also attended some courses in the past. But I'm not a professional dancer, that's clear! However, when the notes tickle your ears, and you start stamping your feet, then your legs start moving and finally you let the music take control... It happens inevitably to anybody, even if sometimes someone tries to fight it back. Why? Because the other people can judge you: who cares! When music comes, you can't stop it, that's it. It's like when you're floating on the sea, and waves move you back and forth, and graze you and push you. Music is the same.
Actually, I'd never seen a contemporary dance performance. I'd just had a little approach when I was a teenager, having a totally negative impression.
And some time ago, here it came the occasion to make up for lost time: I'd been invited from our friend Alice to the wonderful Bonci Theatre in Cesena. It was built in mid '800, and once you're inside you cannot avoid to be taken into a magic word!
Alice tells me something about this company, Aterballetto, where our common friend Eugenia works.
What's the first thing you think about when someone tells you the word "ballet"? White tights, pink ballet dresses, light flying tulles, and the ballet shoes... actually classical dance! That was what I was thinking about, and since I'd never watched a true classical dance performance, I was pretty excited.
Finally, we got the theatre, we sat on our chair, and Eugenia reached us to explain briefly what we were going to watch: contemporary dance! That was the end of a certain kind of expectation: I was then sure I wouldn't see any light ballet dress, but something definitely unusual to me (maybe odd?), also considering the past experiences.
The first part of the show, "Rossini Cards" was, as the same title says, a miscellaneous of music by Rossini, mixed to his passion for food. Did you know that he loved -besides music- cuisine? There are recipies that bear his name, and that was a great surprise for me!
It was so exciting when the curtain raised and we saw a big set table, and all the dancers sitting around it. The scenes were alternating: duets and dancing chorus, some false (on purpose) song and even a recipe reading: the "Pasta alla Rossini".
While sitting there, observing carefully those artists, I felt emotioned, surprised, curious and sometimes even bored. But my attention was continuously caught by new details. I finally found a definition for that kind of dance: it's like an antithesis to classical dance: this one expressing grace and lightness and delicacy, while contemporary dance is like something awkward, noisy and heavy. One moment the dancers were moving like they were convulsing, and a second later they were making perfect geometrical figures, repeating many times the same gestures, going together with the music sounds. Lights have been important, too. And I must admit I lost myself thinking about the meaning of that particular movement or costume. It's been a funny and solemn -at the same time- performance: even with gestures it's possible to tell jokes, did you know?
This was the part I liked the most.
The second one was -maybe- too strange for me. The title was "Le sacre", but I couldn't understand it very well: probably for this reason I'd been less involved in some parts. However, I could admire the dancers skills and perfect bodies. They could make a very complicate movement seem easy, they were so nimble and heavy at the same time, apparently ungraceful. But actually they had control over any single muscle of their bodies!
Have I already told you that it was incredible?
I must thank Eugenia for the occasion she gave me to watch such a great representation, I'm sure that next time I'll be able to understand even better this art form!

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