Royal Affair - Quando l’amore non conquista ma cambia il mondo

Creato il 28 agosto 2013 da Poison78 @poison78

USCITA CINEMA: 29/08/2013
GENERE: Drammatico, Storico, Sentimentale,Thriller
REGIA: Nikolaj Arcel
SCENEGGIATURA: Nikolaj Arcel, Rasmus Heisterberg
ATTORI: Alicia Vikander, Mads Mikkelsen, Mikkel Boe Følsgaard, Trine Dyrholm, David Dencik, Thomas Gabrielsson
MUSICHE: Gabriel Yared, Cyrille Aufort
PRODUZIONE: Zentropa Entertainments, DR TV, Trollhättan Film AB, Film i Väst, Sveriges Television, Sirena Film
DISTRIBUZIONE: Academy Two
PAESE: Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca 2012
DURATA: 128 Min
FORMATO: Colore

 

 

 

 

Trama:

Danimarca 1770. La passione segreta che la regina Caroline Mathilda (Alicia Vikander) nutre per il medico del re, l’influente Struensee (Mads Mikkelsen), cambierà per sempre il destino dell’intera nazione. La relazione amorosa e intellettuale, tra Caroline Mathilda e Struensee, fortemente influenzata dai filosofi illuministi, Rousseau e Voltaire, condurrà al ribaltamento dell’ordine sociale esistente e innescherà le rivoluzioni che infiammeranno l’Europa vent’anni dopo.


Commento:

Presentato al recente “Nordic Film Fest” di Roma, manifestazione dedicata  al cinema dei paesi nordici, sarà ora disponibile per i pochi e selezionati spettatori italiani che avranno la fortuna, oltre che l’interesse, di andarlo a vedere.  Fortuna perché questi film vengono sempre più bistrattati da scelte di mercato poco felici di gestori continuamente più affascinati dalla possibilità di riempire 2 o più sale con lo stesso film di richiamo, sperando in ampi profitti che restano spesso un miraggio. Interesse perché il cinema nella nostra penisola, è sempre più visto come un semplice strumento di intrattenimento più che una vera è propria forma d’arte, capace perché no, di diffondere cultura.

Ambientata nel 1770, la pellicola ricostruisce in modo romanzato gli avvenimenti storici che hanno modificato il regime monarchico del regno danese, rispettando però gli eventi, attraverso un taglio della storia più drammaturgico per favorire la fruibilità allo spettatore.

Una sfida imponente quella del regista danese Nikolaj Arcel  che finalmente vede avverato il suo sogno di realizzare un Kolossal all’americana tanto in voga negli anni ‘40 e ’50 in un mercato, quello danese, lontano dai budget e dalle produzioni a stelle e strisce.  Attenzione però ad etichettare gli affari dei reali nordici come una riproduzione di un polpettone, per molti, alla “Via col Vento” in salsa danese. Non nego che la pellicola possieda un'impronta dal ritmo lento nella quale traspira la sua forte identità danese, lontana dalle abitudini usa e getta care allo spettatore moderno, tuttavia è lontanissima dall'idea semplicistica di opera prolissa, descrittiva o didascalica tipica delle ricostruzioni storiche.  

Premiata con l’Orso d’argento a Berlino, la sceneggiatura  si avvale di una narrazione che si distende intelligentemente tra  un interessantissimo thriller politico e una tormentata storia d’amore. Appassionante racconto storico sviluppato su meravigliose interpretazioni nelle quali emergono quella di un sempre più prolifico e bravo Mads Mikkelsen (Johann Friedrich Struensee), l’attore danese del momento, la bella Alice Vikander (Carolina Matilde) e il sorprendente Mikkel Boe Følsgaard (Cristiano VII) premiato per la sua prova con l’Orso d’argento come miglior attore al Festival di Berlino 2012.

Girato interamente in Repubblica Ceca, il film si avvale di una strepitosa fotografia che offre il giusto scenario inquieto, sospeso tra i turbamenti di un’adolescente abbandonata ai sui doveri di sangue reale e gli squilibri di un regno preda dei suoi sovrani. Una pagina epica che mostra il mutamento dell’ordine sociale, in questo caso danese, basato sulle idee illuminate di filosofi illustri come Rousseau e Voltaire. Un movimento, quello dei Lumi, che ha in seguito contagiato il resto d’Europa.  Vitale la colonna sonora realizzata con il contributo di un compositore premiato agli Oscar come Gabiel Yared.

Candidato agli ultimi premi Oscar come miglior film straniero per la Danimarca, è la conferma della nuova maturità del cinema danese. Basato su di un’idea drammaturgica di matrice shakespeariana è un film in costume elegantemente intrigante. Quando ancora un semplice uomo poteva cambiare la storia del mondo.  Complimenti  per l’ottima scelta all’Academy Two, distributore nostrano sempre attento al cinema intelligente.

Pro.

  • Ricostruzione storica affascinante.
  • Tecnicamente pregevole.
  • Storicamente importante.

Contro.

  • Ritmo narrativo  compassato.
  • Il vostro poco interesse nei confronti della storia.

per visualizzare il trailer clicca qui.


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