Fain: «il Nord America sta tenendo abbastanza bene; l'Asia è una grande opportunità, ma l'Europa è in un declino piuttosto marcato»
Royal Caribbean ha spiegato che, nel corso del terzo trimestre di quest'anno, il rafforzamento del dollaro e la diminuzione del prezzo del combustibile si sono sostanzialmente compensati e che la domanda è rimasta elevata nei Caraibi e in Asia, mentre in Europa è stato necessario applicare sconti ai prezzi delle crociere più consistenti del previsto e ciò ha determinato la riduzione della previsione di crescita del net yield del gruppo per l'intero esercizio 2012 rispetto a quanto stimato lo scorso aprile, che è ora di +2-3% a valuta costante.
«Il continuo tambureggiare di notizie negative provenienti dall'Europa - ha sottolineato il presidente e CEO di Royal Caribbean Cruises, Richard D. Fain - sta certamente avendo un impatto. Questo comporta che stiamo registrando progressi e arretramenti nei differenti mercati geografici: il Nord America sta tenendo abbastanza bene; l'Asia è una grande opportunità, ma l'Europa è in un declino piuttosto marcato. Globalmente - ha aggiunto - abbiamo assistito ad un calo di 100 punti base delle nostre proiezioni sul yield, ma prevediamo di compensare oltre metà di questa flessione con minori spese».
Royal Caribbean Cruises ha archiviato complessivamente i primi sei mesi del 2012 con un utile netto di 43,3 milioni di dollari, con una contrazione del 74,8% rispetto a 171,9 milioni di dollari nella prima metà dello scorso anno. I ricavi sono aumentati del 6,3% a 3,65 miliardi di dollari e il risultato operativo è diminuito del 26,9% a 323,3 milioni di dollari..