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RtoR prende il via il nuovo blog del CRS4 dedicato all’attività scientifica

Creato il 16 luglio 2015 da Alessandro Ligas @TTecnologico

CRS4Il CRS4 in occasione del rilascio del suo nuovo sito web ha il piacere di presentare un nuovo strumento attraverso il quale comunicherà le sue attività scientifiche, sia all’interno che all’esterno: RtoR (researcher to researcher) un blog dedicato all’attività scientifica del CRS4, fatto dai ricercatori per comunicare ad altri ricercatori, ma anche a studenti e imprenditori, gli ultimi sviluppi delle attività del centro di ricerca.

Un blog dai contenuti tecnico-scientifici con uno stile non troppo formale ed accattivante. Gli articoli potranno essere commentati, previa moderazione dei curatori, per incentivare il dibattivo e consentire approfondimenti. Il format sarà in genere sempre lo stesso e i contenuti si articoleranno intorno ad un tema di ricerca con una breve introduzione per inquadrare l’argomento, un’intervista e una conclusione con eventuali riferimenti e link.

Lugi Filippini, Presidente del CRS4, dice “Il punto di partenza potrà essere ad esempio un articolo scientifico di recente pubblicazione, l’avvio o conclusione di un progetto oppure ancora la pubblicazione di un libro, l’annuncio di una scoperta, la partecipazione a conferenze o altre circostanze di rilievo. I contributi, come tutto il nostro sito web, saranno disponibili sia in italiano che in inglese per poter raggiungere un ampio pubblico”.

Il blog sarà curato da Fabio Maggio e Andrea Mameli. Ha inaugurato le sue pagine Ernesto Bonomi, responsabile del settore Energy and Environment del CRS4 ed esperto di imaging sismico, che ha parlato di Exascale computing, inexact modelling ed applicazioni alla geofisica.

ErnestoBonomi
Mega, giga, tera, peta, …” In quanti abbiamo imparato il ritornello dei prefissi del Sistema Internazionale sui banchi di scuola? Ma la tecnologia incalza e oggi la vecchia cantilena sembra non bastare più. I primi 50 sistemi della Top5001 rientrano tutti nella petascale computing league, il club dei sistemi con performance di number crunching superiore al petaflop/s, e due anni sono ormai passati da quando è stato deciso il pensionamento di IBM Roadrunner, il capostipite che per primo, nel 2008, raggiunse la mitica performance dei 1015 flop/s. La nuova parola d’ordine è exascale computing. A dire la verità i motivi di scetticismo non mancano. La Top500 è lì a ricordarci che siamo ancora lontani di un fattore 20 o 30 dalla “exa-performance”, e c’è chi scommette di tasca propria sulla non fattibilità di questo obiettivo nel futuro immediato . Sull’altro fronte, quello degli ottimisti, Intel ha rotto gli indugi impegnandosi a fornire un computer exascale entro il 2018. Sono molte le applicazioni e i filoni di ricerca universitaria e industriale che guardano con attenzione e ansia verso questa prospettiva”. Si legge nel blog. “Una delle grandi sfide è posta dall’esplorazione geofisica che fa affidamento sui futuri sistemi di calcolo con performance exascale per il perfezionamento degli strumenti software di ricostruzione “ecografica” ad alta risoluzione del sottosuolo (imaging sismico): su questi strumentiErnestoBonomi si basano l’identificazione e la caratterizzazione di giacimenti sempre più profondi e strutturalmente complessi”.

Buona lettura ed in bocca al lupo per il futuro blog.

Ps. per dovere ricordiamo anche l’intervista ad Aaron Ciechanover, premio Nobel per la chimica 2004, durante la quale si parla di medicina personalizzata e terapie anticancro innovative.


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