Continuano a morire le donne. Ad essere accusati sono sempre di più i compagni o persone di cui si fidano moltissimo. Omicidio volontario aggravato con soppressione di cadavere Ivan Forte, convivente di Tiziana Olivieri, 41 anni, trovata morta ieri in camera da letto nel suo appartamento di Rubiera, nel Reggiano, in seguito a un incendio scoppiato in casa. Forte, 26 anni, all’arrivo dei carabinieri e dei soccorsi era stato trovato fuori con il bimbo di pochi mesi della coppia, che aveva tratto in salvo. Le indagini hanno portato agli sviluppi che hanno aperto per l’uomo le porte del carcere: la donna non sarebbe infatti morta soffocata a causa del fumo, ma sarebbe stata uccisa.Ivan Forte, 26 anni, e’ stato condotto in carcere dai Carabinieri che hanno indagato sulla morte della donna.
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Il sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta, ha emesso nella notte il provvedimento di fermo per i reati di omicidio volontario aggravato e distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. L’uomo si era salvato col figlioletto. La madre di lei aveva espresso sospetti.
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