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- Pubblicato Friday, 09 October 2015 10:00
- Scritto da Nicola Lombardi
Ci sono autori che non hanno bisogno di presentazione, e Robert Bloch è sicuramente tra questi. Con centinaia e centinaia di titoli al suo attivo - tra racconti, romanzi e sceneggiature - quello di raccogliere il meglio non è certo un progetto agevole, ma qualcuno ci ha provato; nel 1987 è uscita infatti negli USA la ciclopica antologia in tre volumi The Selected Stories of Robert Bloch, che nel 1990 è approdata (parzialmente) sui nostri lidi nelle vesti di un massiccio Oscar Mondadori, decimo numero della collana Horror. Questo volume, IL MEGLIO DEI RACCONTI DELL’ORRORE, raccoglie ben 42 titoli, coprendo un arco temporale che va dal 1939 (Figurine dell’orrore, comparso su Weird Tales) al 1986 (Quell’antica magia nera).
Il ventaglio dei temi trattati è davvero impressionante, e spazia attraverso ogni sorta di archetipo del genere: vampiri, lupi mannari, fantasmi, streghe, demoni… Ma al di là delle sue innumerevoli incursioni nel fantastico e nel soprannaturale, Bloch mette pure in campo un ragguardevole campionario di anomalie della psiche, serial killer, pazzi omicidi e via discorrendo, ricordandoci sempre che il mostro è in fondo molto più vicino di quanto si possa immaginare (così come chiunque potrebbe essere un potenziale Norman Bates… perfino noi stessi, perché no?). E allora mettiamoci comodi, con questo bel librone fra le mani, e tuffiamoci con entusiasmo in un limaccioso mare di titoli, noti e meno noti: Il teschio del marchese De Sade, Lucy torna per restare, Quasi umano, L’uomo con un hobby, Il filo di perle, Il tunnel dell’amore, Gli animali di Barsac… Inutile citarli tutti, ovviamente: ogni appassionato di narrativa nera sa comunque cosa aspettarsi, quando incontra la penna di Robert Bloch, perché ogni suo racconto è garanzia di brividi e divertimento.
Antologia immancabile, certo, ma incompleta, nel senso che per ragioni di economia editoriale si era in origine pensato di proporre in Italia queste Selected Stories ripartendole in due volumi, il secondo dei quali si è fatto però attendere ben quattro anni. Col titolo DOPPIA MALEDIZIONE, il seguito dell’Oscar Horror è comparso non nelle librerie, ma nelle edicole. Sempre Mondadori, naturalmente, e sempre col mitico Giuseppe Lippi a gestire l’operazione. I racconti sono 26, e nonostante le traversie (delle quali Lippi rende conto diffusamente in appendice, nell’intervento Storia di un’antologia) consentono al lettore italiano di farsi un lungo, appagante viaggio nella mente e nella fantasia di uno dei maggiori creatori di incubi e sogni del XX Secolo.