RICORDIAMO CHE ...ogni anno il 5 giugno...
si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell'Ambiente (W.E.D. World Enviroment Day), istituita dall'O.N.U. per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente Umano del 1972 nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (U.N.E.P. United Nations Environment Programme)
....come prepararci? ...
Il racconto abbraccia gli anni che intercorrono tra le due guerre del secolo scorso ma sembra che il protagonista, Elzéard Bouffie, nemmeno se ne accorga: sperso tra le Alpi francesi, storicamente tagliato fuori dai conflitti ma più di chiunque altro immerso in quello che è, o che dovrebbe essere, il mondo.
"Una quarantina circa di anni fa, stavo facendo una lunga camminata, tra cime assolutamente sconosciute ai turisti, in quella antica regione delle Alpi che penetra in Provenza. Questa regione è delimitata a sud-est e a sud dal corso medio della Durance, tra Sisteron e Mirabeau; a nord dal corso superiore della Dr6- me, dalla sorgente sino a Die; a ovest dalle pia- nure del Comtat Venaissin e i contraffarti del Monte Ventoux. Essa comprende tutta la parte settentrionale del dipartimento delle Basse Alpi..."
....ecco lande nude e monotone, tra i milledue e i milletrecento metri di altitudine e l’unica vegetazione che vi cresceva era la lavanda selvatica. Poche pagine, che condensano devozione, amore, incondizionato e apparentemente inspiegabile, per la propria terra; un amore generoso e gratuito. Elzéard sa che non vedrà mai il compimento della sua opera, la sua foresta ripopolata ma continua, anno dopo anno a camminare e a scegliere accuratamente ghiande e semi per il suo progetto.
E’ l’occasione per rilanciare il libro di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi, edito da Salani
-1- Jean Giono nasce il giorno 30 marzo 1895 a Monosque, nella Provenza francese. Il padre è di origini piemontesi, di professione calzolaio, mentre la madre lavora come stiratrice: tra l'officina del padre e l'atellier della madre, il piccolo Jean legge da autodidatta Omero e la Bibbia. Il background culturale di Giono è caratterizzato dalla sua condizione di autodidatta ma anche dal grande e vasto sapere, frutto della sua curiosità universale. Nel 1930 pubblica "Collines" e "Un de Baumugnes", opere che ottengono un buon successo editoriale, tanto che Giono decide di abbandonare il suo impiego in la banca per dedicarsi completamente alla letteratura. Autore inesauribile, l'opera omnia di Giono comprende saggi, dialoghi, poesie, commedie teatrali e circa trenta romanzi, tra i quali ricordiamo "Le chant du monde", "Que ma joie demeure", "Un roi sans divertissement", "Hussard sur le toit" (L'ussaro sul tetto), "Le moulin de Pologne". Ha firmato inoltre il soggetto di numerosi film, tra i lavori il più noto è "L'Ussaro sul tetto". Jean Giono muore a Monosque il 9 ottobre 1970.