Cari Lettori di questa Rubrica settimanale su Verde e Ambiente, il libro che consiglio è LO SPIRITO DEGLI ALBERI di Fred Hageneder che fa una considerazione sul ruolo che gli alberi, forma di vita terrestre più riuscita per l'evoluzione del pianeta Terra, molto tempo prima che arrivasse l'Homo sapiens.
Hageneder considera l'intero ecosistema della Terra e le varie forme di vita che interagiscono con gli alberi, inclusa l'acqua che essi assorbono e reintroducono nel ciclo idrologico dopo averla arricchita. Il sottotitolo "Science, Symbiosis, Inspiration", è una vera ispirazione. Egli è uno scrittore, ma è anche arpista e pittore, per cui egli illustra con alcuni suoi dipinti. Egli parte dalla storia delle foreste d'Europa del periodo della glaciazione per passare poi al rapporto tra l'acqua e le foreste descritto da Viktor Schauberger di nazionalità austriaca, guardia forestale al servizio del principe Adolf Von Schaumburg-Lippe responsabile di più di 21.000 ettari di foresta che passava ore ad osservare la natura, modello per eccellenza da capire e da copiare ("kapieren und kopieren"),dall'osservazione naturalistica elaborò delle peculiari teorie sull'energia dei fluidi
Riporto una mia libera interpretazione di un'intervista rilasciata ad una rivista tedesca in cui l'autore ci illustra motivazioni e pensiero
-Come ha avuto inizio il suo rapporto con gli alberi?
- Fred Hageneder:
È una storia personale. Un giorno, da adolescente, che mi sentivo molto abbattuto, me ne andai nella brughiera. Volevo stare solo. Mi sedetti accanto a una betulla e lì inaspettatamente mi resi conto che mi stavo ritemprando. In qualche modo gli alberi che mi circondavano avevano qualcosa a che fare con questo. Fu allora che scoprii l'amore per la natura e in particolare la compassione per il benessere degli alberi che spesso non se la passano tanto bene nella nostra cultura, perché non li rispettiamo.
DAL LIBRO
BETULLA
D'ogni nuova vita graziosa nutrice,
d'ogni dispiacere indefessa protettrice,
Principessa di luce, che porti gioia dove vi è tristezza,Grande Tessitrice sul telaio di madre natura,
mostraci il modo per ricominciare,
per camminare ancora, con cuore innocente,
per nutrire il bambino che è in noi ,ed estinguere la sua sete:
perchè saranno i bambini a essere i primi .
- Come hai fatto a sentire l'energia degli alberi?
-Fred Hageneder:
Beh, gli alberi si muovevano al passaggio del vento e io venivo cullato dolcemente. Il risultato è stato che in qualche modo mi sono rilassato e allora ho incominciato a essere consapevole del fatto che l'albero era circondato da un campo di energia, parlo di un'energia di tipo spirituale, e io ne sono divenuto parte. C'era una tale pace e io vedevo i miei piccoli problemi personali sotto una nuova luce, inseriti in un quadro più grande e perciò meno importanti. Avevo 15 anni ed è così che è incominciato il mio percorso con gli alberi. La cosa interessante è che l'albero in questione era una betulla, e la Betulla viene spesso considerata l'albero della rinascita. La Betulla si addice al rinnovamento e protegge tutte le giovani vite. Ecco perché una volta le culle erano fatte con legno di betulla ed esiste anche la tradizione delle scope di betulla. Queste venivano usate ritualmente a capodanno per ripulire la casa dalla polvere e dalle energie del vecchio anno.
- Come ci si avvicina a un albero per ricaricare le batterie, tenendo presente che i vecchi alberi saggi sono anche i più potenti?
- Fred Hageneder:
Quando ho incominciato a lavorare, anch'io ho scoperto che i vecchi alberi, quelli dall'aspetto imponente, hanno i campi energetici più forti, proprio per via delle loro dimensioni. Qui si tratta di elettromagnetismo, e non di fantasticherie romantiche. Il fatto che un campo energetico sia particolarmente forte ci aiuta a "sintonizzarci". Ma un albero comprende anche certe caratteristiche eterne, qualcosa che si manifesta nel tempo e nello spazio. Si può anche arrivare a questo livello del suo essere, al suo spirito archetipico, al suo angelo. Esiste in ogni albero. Se si ha familiarità con questo livello si può entrare in sintonia con lo spirito della Quercia anche attraverso una piantina di quercia non meno che con un possente albero vecchio di mille anni.Di questi vecchi alberi e della loro saggezza, gli alberi più giovani delle foreste moderne hanno un disperato bisogno.
- Meditare sotto gli alberi o vagare nei boschi per assorbire gli influssi degli alberi sono cose che fai spesso?
-Fred Hageneder:
Sì, il più possibile. E anche camminare è già di per sé una meditazione. In genere consiglio di camminare o correre per un bel po' oppure di fare qualche altra forma di esercizio fisico. Giusto per scaricare la tensione, e ovviamente bisognerebbe avere un po' di tempo a disposizione. Quando ci si sente più calmi si può cercare un posto per riposarsi e incominciare a osservare tutti i minimi movimenti. osservare i disegni creati tutt'intorno dalla luce della luna e dalle ombre ed imbattersi in un albero davvero notevole, che esercita un fascino irresistibile. Ma prima di avvicinarsi all'albero glielo si può chiedere. Questa è una cosa molto interessante. Anche se non si è ancora entrati in comunicazione con gli alberi: «Va bene se mi avvicino, se entro nella tua aura e mi siedo vicino a te per un po'?» noi stessi cambiamo. Diventiamo qualcuno che ha imparato ad avere considerazione per gli altri. Il fatto è questo: noi non conosciamo l'albero in questione.
Ma l'albero nasconde in sé tanto di più! La Terra non va ammucchiando un sacco di strutture di carbonio mettendoci in cima del fogliame per niente. Qual è il segreto di questo essere? Cosa È un albero? Le domande possono portarci altrove. Oggi come oggi noi crediamo di conoscere tutte le risposte. Invece non sappiamo proprio niente.
- Ottieni delle risposte?
- Fred Hageneder:
Beh, non nel senso intellettuale, ma comunque non è questo che mi interessa. Quando riesco davvero ad avere un dialogo con l'essere di un albero, ciò accade in uno stato di coscienza che va molto al di là del normale stato mentale quotidiano, uno stato in cui non c'è separazione tra me e l'albero. Ovvero: non sono più una persona che si preoccupa soprattutto del proprio destino, del proprio percorso di vita e del proprio diario, ma sono unito a un tutto più grande di me, a una coscienza che considera l'uomo e l'albero con la stessa neutralità. Su questo piano esiste anche una grande beatitudine, una gioia che ripaga di tutti gli anni difficili passati a cercare di arrivare a quel punto. E in questo stato è possibile, perché si è neutrali ma pieni di amore, capire di cosa gli alberi e gli esseri umani hanno veramente bisogno.
- Hai delle linee guida da suggerire per la meditazione?
- Fred Hageneder:
Avvicinatevi all'albero con rispetto, fate il vuoto mentale e rimanete in attesa. E poi sicuramente: tenete sempre vivo il senso dell'umorismo, non prendetevi troppo sul serio.
- Tu parli con gli alberi?
- Fred Hageneder:
Sì, facciamo le nostre "chiacchierate", manon hanno niente a che fare con l'intelletto. Si capiscono con il cuore. Spesso ho l'impressione che gli alberi sappiano che il mondo attraversa un momento di crisi, e che è in gioco la sopravvivenza dell'intera biosfera. A causa di questa crisi globale, è importante che un numero sempre maggiore di persone cerchino di lavorare per la dimensione superiore invece che per la carriera e il benessere personale. Io lo vivo come qualcosa di molto significativo e terapeutico. Penso che vi siano importanti stimoli spirituali che ora possiamo indirizzare verso la natura. Questo è assolutamente fondamentale.
-Sei coinvolto in qualche gruppo ambientalista?
- Fred Hageneder:
Diciamo che mi ci sto riavvicinando. Per alcuni anni ho fatto una vita molto ritirata, dedicandomi alle ricerche per la preparazione del libro. Ho dovuto isolarmi e interrompere anche molte altre attività personali. Però adesso sto ricominciando a uscire, sto contattando gruppi di ogni genere, gruppi ambientalisti; e poi sto preparando delle campagne e dei progetti come Alberi per la Pace, per il quale spero di riuscire a far sì che le città e quelle a loro gemellate in Inghilterra, Francia e Germania, piantino un Albero per la Pace contro la crescente ondata di intolleranza culturale e di sentimenti contrastanti . Io vedo in questo gesto una grande occasione per la cultura mondiale della tolleranza dato che gli alberi sono sempre stati simboli di pace.
- Quale sarà il futuro degli alberi e come lo si può migliorare?
- Fred Hageneder:
Ho sempre sostenuto l'idea di una natura che si sviluppa liberamente in terreni boschivi appositamente designati e in altri biotopi, senza alcun tipo di interferenza umana. Questo, ovviamente, comporta che il bosco apparirà piuttosto caotico per diversi secoli. Dobbiamo limitare le nostre esigenze e aspettative, perché non si tratterà dell'ordinato paesaggio di un parco. Ma proprio qui sta il punto: dobbiamo di nuovo imparare a essere umili e lasciare alle altre forme di vita ciò che è loro. Ho molte speranze per il futuro, che i cambiamenti verranno.
- Perché ti sei trasferito in Inghilterra?
- Fred Hageneder:
Prima di tutto perché mi sono innamorato e poi ci sono gli alberi come parte del paesaggio. Molte persone che visitano le isole britanniche hanno questa sensazione. C'è una certa vibrazione nella Terra, in certe valli del Galles e della Scozia ci sono ancora dei segreti sospesi nell'aria e tra le rocce, e li si può quasi toccare. la terra è molto più vibrante e viva che in quasi tutti i posti che conosco sul continente. C'è un lato selvaggio, soprattutto nelle regioni vicino al mare, da cui mi sono sempre sentito ispirato, sia come artista sia dal punto di vista intellettuale. Non molto tempo dopo che mi ero trasferito a Cotswolds incominciai a scrivere Lo Spirito degli Alberi. In molte zone rurali della Germania, e anche dell'Inghilterra, la terra è troppo addomesticata dall'agricoltura, che l'ha privata della sua originaria magia.
- Si può rimediare agli errori commessi dagli esseri umani?
- Fred Hageneder:
Non c'è tempo per commiserarci, dobbiamo aggiustare quel che possiamo. E fare meglio quello che è possibile migliorare. E provare piacere nel farlo.
La natura ha risorse incredibili e ciò che si può recuperare è molto di più di quanto potremmo pensare nei momenti bui. In particolare il suolo forestale, che tra i vari tipi di suolo è il più vitale, è pieno di microrganismi in grado di neutralizzare tutta una serie di radiazioni e veleni chimici. Le microonde emesse dai ripetitori della telefonia mobile non solo cuociono il cervello della gente, ma creano disastri anche in natura. Alcune specie reagiscono direttamente con delle mutazioni, mentre altre sembrano non subire danni, dipendentemente dal tipo di frequenze in cui di norma funzionano. Qui nel Gloucestershire o nel Devon ho visto molti pini e larici con quel genere di deformazione. La diffusione delle trasmissioni televisive dà luogo a una quantità incredibile di energia elettrica, gran parte della quale colpisce la terra direttamente entro poche centinaia di metri dalle stazioni trasmittenti. Ed è il suolo delle foreste che assorbe tutto quanto. In natura esistono ancora miracoli che l'uomo non può prevedere. Io per niente al mondo rinuncerei a lottare! Quand'ero giovane temevo che avremmo dovuto vivere in un mondo senza alberi, perché ce li avrebbero tolti tutti. Oggi so che senza alberi non ci sarebbe vita sulla Terra. La biosfera ne ha bisogno, ed essi sono molto, molto di più che semplici "polmoni" verdi del pianeta. L'albero e l'essere umano vivono e cadono insieme. E rimangono in piedi!
- Perché componi musica per gli alberi?
- Fred Hageneder:
Perché mi piace e il mio cuore mi dice che è quello che voglio fare davvero. Spero inoltre di poter così contribuire a diffondere una certa consapevolezza relativa agli alberi e alle loro svariate caratteristiche e qualità.
- C'è una ragione particolare per cui suoni l'arpa?
-Fred Hageneder:
L'arpa viene tradizionalmente considerata lo strumento dell'anima. Di conseguenza è molto adatta per fare musica per gli alberi. E poi c'è tutta la tradizione dei bardi. Il compito principale degli antichi bardi celtici che viaggiavano con la loro arpa era mantenere vivi i miti e le leggende tra la popolazione. Queste leggende presentano un aspetto religioso, perché ristabiliscono un legame con la fonte della creazione. I miti raccontano l'origine del mondo e quale sia la parte degli esseri umani nella Trama della Vita. Il dovere dei bardi era mantenere una comunicazione vitale tra la società e la natura. In ultima analisi, è proprio quello che intendo fare io: contribuire a creare un forte legame tra gli esseri umani, il Sé minore, e la natura, il Sé più grande.
- Un bella chiacchierata.
SPUNTI DAL LIBRO
Verde sorella che vivi sulla cima del mondo,
che porti la luce ai boschi di sotto
e respiri la profondità, l'altezza e la luce,la tua vera maestà non la conosciamo.
Regina delle montagne, prendi su di te il peso
di difficili questioni e lo innalzi, senza piegarti,
compiacendo le fanciulle benedette,
Tu, ponte di fiducia, che ci colleghi al Mondo Invisibile
IL GINEPRO
Guardiano di giovani terre spoglie
scegli il tuo tempo e il tuo posto!
Raccogli la forza vitale dal solee spargila abbondante sulla terra,
tessi le forze, trasmettile,
ricevi il nostro amore, possa tu vivere a lungo!
Quando t’incontriamo negli ampi acquitrini
vienici incontro anche tu dall'altra parte.
IL TASSO
Eo, Eihwa, nave spaziale di legno,
Senti il mio amore e la mia gratitudine,
Prendimi a bordo e mostrami il sentiero Dove le anime e le stelle avanzano.
Colonna di sapiente silenzio,
Che si ancora ai regni del tempo,
Tu dai mistica morte ai vivi
E porti la vita ai morti.
IL PINO
Ergiti al calore del giorno,
ergiti al freddo della notte,
ergiti sul terreno che non porta acqua,
ergiti sulla roccia in bilico,
ergiti sull'ampio e solitario acquitrino,
ergiti ai quattro venti
che portano il tuo seme, e vaovunque la terra ti chiami. ABETE
Tu che hai scaglie simili a pelle di serpente
e nasci sulle vette, dove l'aria è così sottile,
dove la montagna e la tempesta s’incontrano in un abbraccio possente, cara ti è la tua fredda forma merlettata,
le montagne s’inchinano a te,
la tua chioma è nelle stelle,
Padre degli alberi!
Saturno, Giove e Marte.
TIGLIO
Il cuore porta amore...L'amore porta verità
La verità porta giustizia...La giustizia porta crescita La crescita porta completezza...E la completezza porta il silenzio.
FRASSINO
Tu che leghi i raggi del sole e i riflessi delle acque
porta luce a ciò che cresce nel buio;
mostraci il nostro posto nel disegno cosmicocosì che possiamo essere in armonia, come te ,con il tutto.
Fai discendere su di noi visioni e idee dall'alto,
fai che si realizzino nella nostra vita, una vita piena d'amore.
Insegnaci come dare quando ci viene dato;
insegnaci a vivere con la Terra e il Cielo.
Il frassino gioca un importante ruolo nell'interazione tra il Sole e l'acqua. Ma il suo segreto è nel legame tra di loro. Lo spirito del frassino lega ,connette, crea ponti-tra il mondo esterno e quello interiore, tra l'aspetto maschile e quello femminile, tra i due margini di una ferita aperta. Questo è un compito molto importante nella biosfera del pianeta, e quando siamo disposti a sintonizzarci con lui ,il frassino ci fa capire come siamo parte di un grande tutto ,e come le nostre azioni, persino i nostri pensieri, hanno effetti a lungo termine.
CURIOSITA'
Per millenni il frassino fu visto come protettore della giovinezza. In Scozia il vigore del frassino era ampiamente riconosciuto, e si credeva che avesse una benefica influenza sui neonati. La linfa veniva fatta bere al neonato, e ramoscelli verdi di frassino venivano messi nel focolare della sua camera-in onore dell'albero e come preghiera per il bambino appena nato .
La presenza del frassino stimola l'immaginazione, genera idee ardite ed evoca sete d'azione. Se vi sentite vittime passive, svegliate il vostro mago attivo-tutto è possibile! L'unica cosa che non raccomando di fare sotto un frassino è il lavoro intellettuale: il frassino non favorisce la concentrazione mentale, stimola piuttosto le immagini e i colori (non avrei potuto scrivere questo capitolo sotto un frassino...avrei solo potuto dipingerlo).Traete le vostre idee da un sorbo e da un frassino, il coraggio per realizzarle da una quercia, e la disciplina per perseverare dalla betulla!
(F.Hageneder)
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IL MIO PAESE DELLE MERAVIGLIEconsidero questo libro alla stregua di una Bibbia Arborea