La battuta della Boccassini su Karima El Marough, in arte Ruby, durante la sua requisitoria (“una ragazza intelligente, di quella furbizia orientale, propria delle sue origini”) è grave, gravissima, per diversi motivi e sotto molteplici punti di vista. E’ grave, è gravissima, perché Boccassini è una donna delle istituzioni, è grave, è gravissima, perché la togata si è lasciata andare ad uno “sconfinamento” oltre il perimetro delle sue competenze (e conoscenze), è grave, è gravissima, perché si tratta di una sortita dai chiari, manifesti ed inequivocabili contorni razzisti e xenofobi. Una battuta che denota ignoranza, dalla sciatteria intellettuale rumorosa, fragorosa, rutilante. Dispiace ma non stupisce, ancora una volta, il silenzio dei censori del politicamente corretto e dell’ecumenismo etnico a corrente alternata; sempre pronti a bacchettare tutto e tutti, anche e molto spesso a sproposito, mettendo sul bilancino del buonsenso virgole e congiunzioni, adesso tacciono, perché a sbagliare è stata una delle loro icone e perché la destinataria dello strale intinto nel qualunquismo è un’”amichetta” di Berlusconi. La mente libera, liberale e libertaria, non potrà che inorridire per la frase alla “Der Stürmer” pronunciata dal Pm milanese, come di questa parzialità ideologica che stupra e azzoppa la morale civile, inquinandola nel suo atomo primo, che è la comunicazione. Fiero di non aver bisogno di eroi.
P.s: immaginiamo un intervento dello stesso tenore, da parte di un magistrato “vicino” al centrodestra, su un ebreo od una donna…