Papàsino e la Nana, escono per fare commissioni.
La Nana decide, che la meta sia il parco. Papàsino glissa spiegando alla Nana la lista di cose da fare.
“Noooooooooooooooooo, Papààààà Paccoooooooooooooo”
“No, tesoro. Ti ho appena detto le cose da fare”
“Noooooooooooo. Papààààà andare y braccio y mammaaaaaaaa”
“No”
“Noooooooooooo. Papàààà male y pede y Maya”
“Piantala”
La nana cerca il pulsante per l’espulsione del seggiolino, stile aereo da guerra ma è tutto vano.
“Nooooooooooo. Papààààà male y mano y Mayaaaaaaaaaaa”
“Amore non è vero”
“Papààààààààà, andare y Mammaaaaaaaaaaa”
“Amore, ti prego. Al parco non possiamo andare.Ti voglio bene. Lo sai che Papà ti ama”
Silenzio improvviso.
Silenzio assordante.
Papàsino guarda dallo specchietto, non è in apnea da pianto.
Passano 5 lunghissimi minuti.
Ci fermiamo al semaforo.
“Papà”
“Dimmi tesoro” mi volto verso la Nana. E’ completamente rossa, ma non rossa di rabbia, rossa di vergogna…
“Papà. Ti vojo bene”
“…” Papàsino si commuove
“Papà”
“Dimmi” La testa della Nana scende, avvolta dalle spalle. Mi indica con un braccio teso e l’indice rivolto verso di me.
“Y Mio Papà”
“…” Mi scende una lacrima, mando un sms a Mammapappa per spiegare quando sia dolce la Nana.
Scatta il verde. Si parte.
“Papà”
“Dimmi”
“Andare Y Pacco?”
” O.° “
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