Partendo dal presupposto che mi innamoro più o meno di chiunque indipendentemente dalla categoria, io davo per scontato di mettermi dalla parte dei calciatori, dato che tendo a preferire il genere anoressico, con una faccia tra l'anonimo, il fighetto e il trascurato, e succede spesso che quando io dico Oh visto che figo? mi si risponda Secondo me è gay.E soprattutto, l'immagine del rugbista che avevo in mente era più o meno questa:
che 'nzomma, magari lui è anche simpaticodolcegentile, però a me a vederlo mi viene un pochino da andare a cercare la clava.
Epperò parliamo serio, non sono tutti così.Lasciamo stare quelli del famoso calendario francese, fin troppo depilati e oliati, che dai, se voglio vedere uno depilato e oliato mi guardo Beckham nelle immagini della campagna per H&M e ciao.Ci sono quelli più normali, le vie di mezzo, che si portano dietro una lunga serie di vantaggi.
Per prima cosa, anche se giocano a un livello molto alto rimangono "umani", e suppongo questa sia una questione di soldi. Diciamo che il calciatore di serie A più giovane e scarso prende quanto un rugbysta di serie A forte, se escludiamo quelli superfamosi come i fratelli Bergamasco (Mirco e Marco, Mauro e Mirco, Mauro e Marco, Mario e Mauro, quelli là).Il risultato è che puoi trovarti in un locale ferma a non ballare ed essere spostata di peso da un energumeno che vuole passare, e poi ti fa anche un sorriso, o trovarli che bevono l'aperitivo in piazza nello stesso locale scarso dove vai tu.
Poi sono grandi, hanno le spalle giganti, le braccia grosse. Ti danno quella sensazione di sicurezza che a noi donnine insicure ci piace tanto. Ora prova a immaginare una roba così grande e grossa che ti abbraccia, non c'è paragone.
Quelli normali poi, che vincono i campionati ma non fanno i calendari, spesso non hanno la tartaruga ma magari un po' di pancetta, e non gli secca mica se tu hai un po' le maniglie dell'amore, perché loro sono comunque sempre tanto più di te. E vicino a loro tu ti senti un sacco magra, che è una cosa che non guasta mai.Non c'è pericolo che si facciano le sopracciglia ad ala di gabbiano stile J.Lo, non si metteranno i jeans con il risvolto e i calzini a righe sotto, non ci mettono più di te a prepararsi e in generale non saranno più curati di te.
E poi sono forti, questi si fanno lividi e tagli a ogni partita e non rotolano per mezz'ora sul campo come quelle fighette dei calciatori, anzi, continuano a giocare e poi tornano a casa e tu li puoi curare. Come il moroso della mia amica, che va a trovarla una sera dopo l'allenamento con una mano gonfia come un pallone e le dice tranquillo Credo di essermi rotto qualcosa, andiamo al pronto soccorso e prende la macchina e guida anche. E si era veramente rotto la mano destra, quella che durante il tragitto ha usato per cambiare marcia, robe che io solo a pensarci mi viene da piangere.
Ma andiamo al sodo, ci vogliono le prove.Tutto questo discorso era per mostrare il mio rugbysta, qui tutto zozzo e con una faccia particolarmente intelligente (ha sempre la linguetta fuori quando calcia, amore lui).
Un anno meno di me, 190 cm*95 kg (CIOE') mezzo australiano e mezzo italiano, gioca a Treviso e con la nazionale italiana. E poi è bono.Adesso, voi dovete immaginare uno che parla italiano perfettamente ma con un accento che è metà australiano e metà trevigiano. Uno che lo intervistano in rai e quando gli chiedono Cosa ti piace dell'Italia risponde col tono idiota e le vocali trascinate Eh mi piace lo spriiiitz, e anche le donneee. Adorabile. Come si fa a non amarlo?
Ciao, Luke, ciao.