Serie A, girone B, una ventesima giornata all’insegna della pioggia battente che ha visto i cussini tenere brillantemente testa ai primi in classifica, gli atleti di Colorno e poco prima della fine sfiorare la vittoria!
Il vice allenatore dei piemontesi Alejandro Eschoyez aveva ragione quando, a proposito della partita aveva dichiarato: “Come non abbiamo avuto problemi ad affrontare la terza della classe, così non ne avremo contro la prima…Nel rugby non ci sono mai gare scontate. Il confronto con i migliori sarà per noi molto stimolante.” Parole quanto mai profetiche per questa emozionante domenica trascorsa tra sport e pioggia. La sfida è stata dura, ma la differenza in classifica non si è sentita affatto al centro sportivo Angelo Albonico di Grugliasco.
Una partita fisica: da un lato l’esperienza della capolista galvanizzata dalla precedente vittoria contro l’Amatori Catania dall’altro la passione inesauribile di una squadra che, nonostante la recente sconfitta contro i vicentini e le assenze importanti ci ha creduto fino in fondo.
In campo mancavano, perchè infortunati, i piloni titolari Modonutto e Iacob e il seconda linea Bandieri, ma i sostituti, Montaldo Lo Greco (classe ’92, al suo esordio da titolare in serie A), Nicita (classe ’93) e capitan Merlino (spostato dalla terza linea, in cui gli subentra Calluso) hanno dimostrato che la forza del Torino è nel gruppo ed è in grado di fronteggiare qualsiasi assenza.
Il diluvio, ha affermato il terza linea del Colorno, Alessandro da Lisca premiato poichè ritenuto il migliore in campo, non ha aiutato i suoi compagni , che fanno della velocità il loro punto di forza, ma ha aggiunto che non era affatto stupito della qualità in campo degli avversari.
«Si sono affrontate due squadre che avevano voglia di giocare, nonostante le condizioni meteorologiche, e ne è venuta fuori una sfida emozionante. Noi abbiamo dei atleti leggeri e veloci e un po’ abbiamo sofferto la pesantezza del terreno. Il CUS ha giocato molto bene, ma ce lo aspettavamo. Ha un bel gruppo e aveva iniziato bene il campionato, prima di essere condizionato dagli infortuni».
Un solo rimpianto: al 45′ un fallo, quasi a metà campo, a favore del Ce.S.In., ma la distanza era eccessiva per piazzare. Una vittoria sfiorata che avrebbe regalato la più grande soddisfazione, ma conquistare la salvezza rubando due punti alla capolista è più che sufficiente, la sconfitta a Capoterra del Cus Padova poi è un’ulteriore conferma che il Ce.S.In. CUS Torino Rugby ce l’ha fatta.
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